Giuseppe Sammarco
INDICE DEI CONTENUTI
- 1 LEGGI ANCHE: Cirò Marina, doppia intimidazione al presidente provinciale Ance: danni all’auto e pala meccanica a fuoco davanti ad un ristorante – Il Quotidiano del Sud
- 2 I cantieri più importanti che gestite attualmente? Fate lavori anche sulla 106?
- 3 Gli archivi del Quotidiano sono pieni di intimidazioni ai vostri danni. A Mileto, nel novembre 2023, siete stati costretti a custodire i mezzi presso la caserma dei carabinieri…
- 4 Dall’inchiesta della Dia sul racket al terzo megalotto della 106 viene fuori che i dipendenti di una ditta sono consapevoli che in Calabria è “matematico” che la ‘ndrangheta imponga il pizzo sui lavori pubblici. Secondo lei è davvero così, è la “regola”?
- 5 Il racket ha rialzato la testa? Fanno gola i lavori sulla 106? Presidente Sammarco, colpisce anche la platealità dell’ultima intimidazione con una pala meccanica a fuoco, compiuta davanti a un ristorante, poco prima delle 21…
Parla l’imprenditore Sammarco dopo l’incendio della ruspa davanti al ristorante, in passato a fuoco altri mezzi
CIRÒ MARINA – «Fa parte del nostro modo di essere. Non scendiamo a compromessi. Sui cantieri ci presentiamo sempre con la nostra vigilanza. E se avessimo ricevuto minacce avrei denunciato». Parola di Giuseppe Sammarco, presidente provinciale di Ance Crotone e titolare dell’impresa che l’altro giorno ha subito una duplice intimidazione. Prima la rottura di un vetro di un furgone nel cantiere Anas di Soverato. Poi l’incendio della pala meccanica nel parcheggio di un ristorante sul lungomare cirotano. Una famiglia di imprenditori, ormai alla seconda generazione, che dagli anni Ottanta subisce decine di intimidazioni. Sammarco, però, non sa spiegarsi da chi provengano queste azioni.
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I cantieri più importanti che gestite attualmente? Fate lavori anche sulla 106?
«Abbiamo tanti cantieri aperti. Facciamo lavori anche sulla 106, ma non sono grandissimi. Nulla di paragonabile al terzo megalotto. A Soverato stiamo realizzando la rampa d’accesso per l’ospedale, che parte dallo svincolo. A Montegiordano stiamo facendo manutenzione su una scarpata. Ma i lavori in corso sono tantissimi. Presto inizieranno anche gli interventi contro l’erosione costiera a Cirò Marina».
Gli archivi del Quotidiano sono pieni di intimidazioni ai vostri danni. A Mileto, nel novembre 2023, siete stati costretti a custodire i mezzi presso la caserma dei carabinieri…
«Stavamo facendo lavori sulla statale 18. Era diventato un problema di ordine pubblico. Nonostante la vigilanza, continuavamo a subire intimidazioni. Ho finito i lavori soltanto grazie all’aiuto delle forze dell’ordine. Mi sono sempre rapportato con le istituzioni».
Dall’inchiesta della Dia sul racket al terzo megalotto della 106 viene fuori che i dipendenti di una ditta sono consapevoli che in Calabria è “matematico” che la ‘ndrangheta imponga il pizzo sui lavori pubblici. Secondo lei è davvero così, è la “regola”?
«Non sono in grado di dire se è ovunque così. Certo, viviamo in un territorio difficile, ad alto tasso di criminalità organizzata. Un sistema che ho sempre combattuto. Ecco perché mi sono dotato di vigilanza. Non so a chi attribuire questi nuovi eventi, non ho ricevuto nessuna richiesta particolare, altrimenti avrei denunciato».
Il racket ha rialzato la testa? Fanno gola i lavori sulla 106? Presidente Sammarco, colpisce anche la platealità dell’ultima intimidazione con una pala meccanica a fuoco, compiuta davanti a un ristorante, poco prima delle 21…
«Poteva andare a fuoco il locale. La struttura è in legno. Alle 21, mentre la gente era in pizzeria, poteva andare a fuoco tutto, con le persone dentro. Chi ha commesso quest’azione non coglie nemmeno la gravità del gesto che ha compiuto».
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