L'assemblea dei dipendenti di Abramo
3 minuti per la letturaCROTONE – «Sicuramente mille persone non andranno a votare alle elezioni europee perché noi abbiamo deciso di consegnare le nostre tessere elettorali e non regaleremo il nostro voto a nessuno, perché una volta che passano le elezioni noi rimaniamo poi nel problema, fondamentalmente vorremmo una soluzione»: è quanto ha affermato Marianna Sansone, operatrice social network per il ramo consumer dell’Abramo Customer Care e lavoro per Abramo da 20 anni a margine dell’assemblea sindacali con le segreterie regionali e provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
La stessa lavoratrice ha ribadito che «c’è stanchezza, delusione e rabbia perché sono più di tre anni che noi stiamo aspettando anche una risposta dal punto di vista sindacale. Io stessa sono iscritta ai sindacati, ma ahimè non è sufficiente. Sta per finire la commessa con il committente Tim, non aspettiamo nessun miracolo perché abbiamo capito che la società telefonica non è più interessata la a questi dipendenti. Ci auguriamo solo – ha concluso- che le promesse che sono state fatte dalle varie istituzioni prendano forma in qualche modo».
Intanto, i lavoratori di Abramo hanno predisposto un contenitore dove, fino a martedì, verranno raccolte le tessere elettorali aprendo centri di raccolta in città e nel territorio chiedendo anche ai cittadini ed alle associazioni di aderire a questo segno di protesta, per poi depositarle in Prefettura. Tornando all’assemblea sindacali, erano presenti i sindacalisti Alberto Ligato (per la Slc Cgil), Gianluca Bifano (della Fistel Cisl), Fabio Tomaino (della Uil Crotone) e Andrea Ranieri (Uilcom Uil). Con i loro interventi hanno chiarito alcuni aspetti della vertenza e fornito una sorta di crono programma delle attività di mobilitazioni previste nei prossimi giorni. È stato chiarito che non è stata rifiutata nessuna offerta significativa per l’acquisizione dell’azienda, perché offerte ne sono arrivate ma i proponenti non sono stati ritenuti, per i commissari e per le strutture tecniche che li affiancano, idonei.
La novità è rappresentata da un’offerta da parte di una società, ritenuta affidabile, per l’acquisizione di un rampo di azienda della Abramo customer care (fonti sindacali parlano di quello dell’area di Catania). Altro chiarimento da parte dei sindacati è che non è tramontata l’ipotesi avanzata dalla Regione e dal presidente Occhiuto di utilizzare parte dei dipendenti in attività di digitalizzazione da parte dell’ente. È stato, però, bocciato per alcuni tecnicismi, l’emendamento presentato da parte dello stesso governatore che consentiva l’accesso anche a fondi ministeriali. Proposta che per i sindacati, è a medio lungo termine e non copre l’intero perimetro dei lavoratori, poco più di mille, di cui solo 600 a Crotone.
Circa le attività di mobilitazione programmata una grande manifestazione per il prossimo 6 giugno a Catanzaro davanti alla sede di Tim. L’intento è quello di fare pressione sulla società telefonica nazionale, che finora non ha comunicato nessuna decisione dopo la scadenza delle commesse del 30 giugno, così da rendere più appetibili a possibili compratoti l’azienda. Quando sarà fissato il tanto atteso tavolo ministeriale, in che dovrebbe accadere subito dopo le elezioni europee, i sindacati hanno assicurato che porteranno con loro i lavoratori a Roma per cercare di sbloccare questa vertenza.
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