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Il commissario straordinario di governo per il Sin di Crotone, Emilio Errigo

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In una lettera le ragioni che hanno spinto il generale Errigo ad autorizzare l’invio dei rifiuti alla vicina discarica. Il “no” di Provincia e Comune. Plaude Legambiente


CROTONE – «Cari cittadini calabresi, vi spiego i motivi del mio decisionismo»: si può sintetizzare così il senso della lettera aperta, che è stata scritta dal commissario straordinario di governo per il Sin di Crotone, Emilio Errigo, originario di Reggio Calabria, «come uomo dello Stato, come servitore delle Istituzioni pubbliche, sempre fedele ai principi fondanti del nostro ordinamento». Non a caso, lo scrivente ha titolato il suo testo “La forza del diritto al servizio della salute dei cittadini e dello Stato”.

LA LETTERA DI ERRIGO AI CITTADINI


Rivolgendosi direttamente ai cittadini, Errigo si propone di giustificare la sua recente, impopolare, ordinanza che impone a Eni Rewind spa di dare immediato avvio ai lavori di bonifica, conferendo i rifiuti pericolosi, provenienti dal sito contaminato crotonese, nella discarica privata di Sovreco, sita in località Columbra, a Crotone.

La sua prima sottolineatura è che, il 3 aprile scorso, in un contesto caratterizzato da lunghe attese e continui rinvii, lui ha ritenuto doveroso intervenire, emanando un’ordinanza dettagliata per la bonifica di un sito, che è di interesse nazionale. Emanare l’ordinanza è stata una scelta dettata- spiega – «dall’urgenza e dalla responsabilità che il mio ruolo comporta». Partendo dal fatto che Crotone attende da decenni una bonifica, Errigo dice ai cittadini che attendono risposte: «l’ordinanza parla indirettamente a voi».

Esterna, quindi, il suo «profondo rispetto istituzionale per la buona politica e per le amministrazioni territoriali» ed evidenzia di non essersi mai sottratto a interventi pubblici «in ogni sede possibile», per, poi, eccepire che la dialettica politica, le divergenze di vedute, le logiche di schieramento partitico, la ricerca di equilibri «possono rallentare processi vitali».

ERRIGO PROVA A SPIEGARE LA SUA DECISIONE

Nel caso specifico, «quando la salute collettiva è in gioco, ogni prolungata esitazione ha un costo». Relativamente alle reazioni suscitate dalla sua decisione, Errigo, generale di brigata della Guardia di Finanza in pensione, considera «poco utile» impostare il dibattito pubblico sullo scontro istituzionale o parlare di «collettività vittima dell’ordinanza». Questa narrazione alimenta, a suo parere, tensioni e allontana, nel contempo, i cittadini dalla comprensione della realtà. «Non siamo di fronte a blocchi contrapposti che si fronteggiano- osserva- ma a una sfida collettiva che richiede cooperazione».

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«L’UNICA DISCARICA AUTORIZZATA DALLA REGIONE È QUELLA DI CROTONE»

Ribadisce che «l’unica discarica italiana, autorizzata dalla Regione Calabria, attrezzata e sottoposta periodicamente a controlli per ricevere rifiuti pericolosi, è a Crotone».
Al rilievo che Regione, Provincia e Comune hanno deciso che i rifiuti pericolosi del Sin di Crotone devono essere smaltiti inderogabilmente al di là dei confini calabresi, Errigo replica che la discarica di Crotone riceve da altri Comuni della stessa Calabria e da altre regioni italiane «tutti i giorni tonnellate di rifiuti pericolosi, come quelli del Sin di Crotone».

Chiede, pertanto, se sia preferibile lasciarli accatastati, a pochi passi dal mare, con il rischio di compromettere il deflusso dell’Esaro in caso di esondazione.

LE CONCLUSIONI DI ERRIGO

Quali sono in sintesi le sue conclusioni? «Ho un mandato istituzionale chiaro e lo onorerò sino all’ultimo giorno. Non c’è firma più sentita di quella che ho apposto su questa ordinanza, che include, tra le misure straordinarie, anche la possibilità dell’avvalimento delle Forze Armate e di Polizia».

IL PLAUSO DI LEGAMBIENTE

A sorpresa, Errigo riceve il plauso dei vertici di Legambiente. Il presidente nazionale, Stefano Ciafani, la presidente regionale, Anna Parretta, e il presidente di Crotone, Rosario Vazzano, della nota associazione definiscono l’ordinanza «un atto dovuto che, finalmente, smuove l’immobilismo, che ha, nei fatti, congelato la bonifica per decenni, con ripercussioni enormi sull’ambiente e sulla salute dei cittadini».

«UN ATTO DOVUTO CHE SMUOVE L’IMMOBILISMO»

I tre presidenti ricordano che, consapevole delle problematiche reali e degli interessi sottesi, Legambiente ha rappresentato, senza essere ascoltata, la necessità di una discarica di scopo, finalizzata ai soli rifiuti del Sin di Crotone, a gestione pubblica.

Premettendo che il processo di bonifica va governato, Legambiente avverte: «esaurita la capacità della discarica locale, va assolutamente e decisamente impedita ogni ipotesi di eventuale ampliamento». L’alternativa è la discarica di scopo a gestione pubblica.

M5S INVITA ALLA MOBILITAZIONE


Da parte sua, ricostruendo la vicenda, Elisabetta Barbuto, coordinatrice provinciale del M5S Crotone, parla di delitto perfetto e invita il popolo crotonese alla mobilitazione.

La consigliera comunale, Carmen Giancotti (Noi Moderati), invita, invece, il sindaco Voce a consegnare la fascia al Prefetto e a protestare in piazza, insieme alla minoranza e alla gente.

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