Il Sin di Crotone
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Missione della Commissione Ecomafie sulla bonifica di Crotone. Presto veto Ue sui rifiuti all’estero, proposta una deroga
CROTONE – Arriva la tanto sospirata missione sulla bonifica di Crotone per la Commissione Ecomafie, che era già stata rinviata tra le polemiche. Una delegazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta dal deputato Jacopo Morrone, compirà un sopralluogo al Sin (sito di interesse nazionale) il prossimo 17 febbraio, nel primo pomeriggio (alle 13.45 circa). Insieme al presidente ci saranno i commissari Maria Stefania Marino (Pd), Carla Giuliano (M5s), Dario Iaia (Fdi) e Nicola Irto (Pd).
Dopo una visita agli ex stabilimenti Pertusola, Agricoltura, Sasol, Fosfotec, di pertinenza della società Eni Rewind Spa, alle 17, in Prefettura, si svolgeranno le audizioni del prefetto Franca Ferraro, prefetto di Crotone, del procuratore Domenico Guarascio, dell’ad Paolo Grossi e del sindaco Vincenzo Voce. Previste il 18 febbraio, dalle 8.15 alle 10, sempre in Prefettura, le audizioni di Michele Fratini, responsabile di area per le caratterizzazioni e la protezione dei suoli dei siti contaminati per il servizio geologico di Ispra, e di Michelangelo Iannone, commissario straordinario di Arpacal.
FILONE DI INCHIESTA DELLA COMMISSIONE ECOMAFIE
«La Commissione – afferma il presidente Morrone – ha aperto uno specifico filone d’inchiesta per analizzare lo stato di attuazione delle bonifiche in alcuni Sin del territorio nazionale tra cui quello di Crotone». Ascoltato il 29 gennaio scorso, in audizione a Roma, a Palazzo San Macuto, il commissario straordinario al Sin di Crotone, Emilio Errigo, sulle criticità collegate alle attività di bonifica. Audizione secretata su sua richiesta non appena Errigo ha iniziato a parlare delle ragioni che ostacolano l’iter. «Durante la missione avremo modo di fare un sopralluogo nell’area del Sin e di ascoltare i soggetti coinvolti nel processo di bonifica e riparazione del danno ambientale per capire quali siano le varie problematiche in essere», annuncia ancora il presidente Morrone.
VETO SUI RIFIUTI ALL’ESTERO
Intanto, il consigliere comunale Salvo Riga pone una questione dirimente. Ha annunciato un’interpellanza al sindaco e all’assessora Angela De Renzo, con delega all’Ambiente, per sapere cosa intenda fare l’amministrazione comunale in previsione del nuovo Regolamento europeo in materia di trasporto dei rifiuti, che dal maggio 2026, data in cui entrerà in vigore, vieterà movimentazioni transfrontaliere tra Paesi membri (intra-Eu) e terzi (extra-Eu). «Ciò porrà un limite al momento insormontabile al trasporto e smaltimento delle scorie delle ex aree industriali soggette a bonifica da parte di Eni Rewind», osserva Riga. Un tema, del resto, anticipato dall’ad Grossi durante una delle sue recenti trasferte a Crotone. «Nessun attore in sede di conferenza dei servizi (Comune, Provincia, Regione e Mase), ha inteso considerare il vincolo europeo come prospettiva inevitabile, che determinerà definitivamente l’iter di bonifica del Sin di Crotone», osserva ancora Riga.
PROPOSTA DI DEROGA ALL’UE
Ecco perché, a suo avviso, «è necessario fin da subito richiedere una modifica regolamentare o una deroga al regolamento affinché lo scenario descritto non sia più reversibile».
Soltanto dopo aver negato a lungo l’esistenza di siti esteri idonei, nel novembre scorso Eni Rewind tirò fuori un elenco di ben 19 discariche. Ne ha individuato quattro, in Svezia e Germania. Ma sia Errigo che Eni Rewind evidenziano le difficoltà di portare i rifiuti all’estero. Per criticità operative, connesse alla quantità di scorie contaminate anche da radionuclidi, e per le difficoltà a ottenere le autorizzazioni transfrontaliere.
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