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Dopo 40 anni (e 12 dalla confisca definitiva) demolito Palazzo Mangeruca, ecco l’abbattimento l’ecomostro di Torre Melissa
Alle ore 13.19 sono iniziate le operazioni di brillamento di “Palazzo Mangeruca” di Melissa. «Le attività – spiega in una nota la prefettura – si sono svolte sotto lo stretto monitoraggio del Centro coordinamento soccorsi istituito sin dalla mattinata di domenica 17 dicembre in Prefettura che ha sorvegliato sulla successione delle diverse fasi preparatore e conseguenti alla deflagrazione e coordinato i momenti in costante contatto con la cabina di regia allestita sul posto». Prima di raggiungere il sito, «anche il Ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani – prosegue la nota – ha inteso intrattenersi con il Prefetto, le Forze di Polizia ed i Vigili del Fuoco e salutare i componenti del Centro coordinamenti soccorsi in Prefettura». Presenti a Melissa anche il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Presidente della Giunta Regionale della Calabria Roberto Occhiuto ed il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi.
L’ABBATTIMENTO DELL’ECOMOSTRO DI TORRE MELISSA
L’immobile è considerato «uno dei simboli della criminalità organizzata nel territorio. Un palazzo di 6 piani per 6.000 mq complessivi che ospitava un mobilificio lungo la Strada statale 106. Sequestrato nel 2007 nell’ambito dell’operazione “Piazza Pulita” a cura della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e definitivamente confiscato nel 2012. Affidato poi al comune di Melissa che ha curato le procedure per la selezione dell’impresa incaricata dell’abbattimento».
Sotto il profilo tecnico, la demolizione si è svolta «mediante collasso progressivo del fabbricato, con il posizionamento di esplosivo, del tipo dinamite. Previsto un raggio di interdizione al passaggio (veicolare e pedonale) sino a 250 metri per l’intera giornata del 17 dicembre 2023. Ciò in concomitanza con la preparazione dell’innesco, la detonazione e la bonifica immediata del luogo. Durante l’intervallo temporale a ridosso dell’esplosione è stata altresì sospesa la circolazione ferroviaria e limitata quella aerea nelle strette adiacenze». Inoltre, «si è reso necessario evacuare alcune famiglie per una temporanea sistemazione nei vicini alberghi assicurata dall’Amministrazione comunale di Melissa».
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