I cinghiali avvistati a Cirò Marina
2 minuti per la letturaCIRO’ MARINA (KR) – Una trentina di piccoli cinghiali hanno attraversato la strada, suppergiù ai piedi della collina di Madonna d’Itria, mentre l’imprenditore agricolo, Francesco Sabatini, stava sopraggiungendo alla guida del suo fuoristrada. La figlia, Ginevra, che era seduta sul sedile anteriore, lato passeggero, ha scattato la foto quanto mai eloquente. Il numero dei cinghiali continua ad aumentare.
Comproprietario dell’omonimo castello, Francesco Sabatini racconta: «Erano le 23,15, quando mi sono comparsi davanti almeno trenta cinghiali, quasi tutti della stessa taglia, due più grandi erano sulla collinetta prospiciente, si trovavano vicino ai muri in pietra, sotto Madonna d’Itria, e si dirigevano verso il bosco, molto probabilmente rientravano dopo essere andati alla ricerca di cibo».
Evidentemente, sono stanziali. Per quanto riguarda l’altitudine, il cinghiale vive bene in pianura, ma predilige decisamente la collina e la bassa montagna, purché le condizioni climatiche, in inverno, non siano proibitive. Se questi sono i loro habitat naturali, i cinghiali ormai si spingono di frequente verso le zone urbane. Sono, purtroppo, diventati l’incubo degli agricoltori e dei viticoltori, in particolare.
Orti, frutteti, vigneti, agriturismi, sono ormai alla mercé di questi predatori, il cui numero in Calabria si aggira intorno ai 500 mila. Nel mese di agosto si registrò una protesta degli agricoltori per richiamare l’attenzione della Regione Calabria su un’emergenza, che non è mai rientrata. Sembra che i selettori non siano la soluzione del problema. Il 10 agosto ne sono stati attivati 22 nell’Ambito territoriale di caccia Kr1. Con quale risultato? Nonostante la forte pressione venatoria, alla quale il cinghiale è stato sottoposto dalle squadre autorizzate, e nonostante l’azione di contenimento attuata con l’applicazione del piano di selezione approvato dalla Regione, in seguito al parere favorevole dell’Ispra, «il numero di animali presenti è in forte aumento rispetto agli anni precedenti».
Le presenze rimangono tali da rappresentare un rischio concreto per le colture agricole e l’incolumità pubblica legata ai sinistri stradali. Il presidente del Consorzio di tutela dei vini, Raffaele Librandi, rese noto ad agosto: «Abbiamo presentato un progetto sperimentale alla Regione per la fornitura in comodato d’uso di reti elettrificate, il problema dei cinghiali c’è soprattutto nelle zone collinari, ma sta emergendo anche in pianura». I terreni coltivati verranno chiusi con le reti.
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