I blocchi rocciosi
1 minuto per la letturaISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – I carabinieri forestali durante un servizio di controllo del territorio, nei giorni scorsi, hanno sequestrato un terreno da cui venivano estratti grandi blocchi rocciosi in assenza di autorizzazione, realizzando di fatto una cava. Il proprietario del terreno ed esecutore dei lavori è stato deferito all’autorità giudiziaria.
I militari della Stazione dei carabinieri forestali di Crotone, nel corso di un pattugliamento delle aree rurali nella località Campolongo a Isola capo Rizzuto, avevano notato movimenti vistosi di terreno. Erano stati estratti, scavando anche alcuni metri sotto il piano di campagna, grossi blocchi rocciosi, modificando il profilo del terreno. I lavori realizzati costituivano concretamente un’attività estrattiva che è soggetta a specifica autorizzazione.
I militari hanno verificato preliminarmente, presso l’ufficio tecnico comunale, che non esisteva alcun atto legittimante l’attività realizzata. È stato sequestrato il sito di estrazione, esteso alcune migliaia di metri quadrati. Il proprietario del terreno, un imprenditore edile del luogo, è stato denunciato per la realizzazione di un’attività di cava senza autorizzazione. I grossi massi estratti sono sovente usati nell’ambito di sistemazioni di terrapieni e opere similari.
Non di rado per le loro forme singolari unite al particolare morfologia delle superfici esterne hanno una forte valenza estetica, tali da venir impiegati in interventi di sistemazioni di aree verdi, anche di pregio elevato.
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