L'ospedale di Crotone
2 minuti per la letturaSCANDALE (CROTONE) – Quattro ore d’attesa su una sedia a rotelle senza essere sottoposta a visita. E dopo questo lungo triage, la morte al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio. Che triste destino per la signora Rosa Macchione, 79enne di Scandale, giunta al nosocomio con un’ambulanza, peraltro «arrivata a casa con un’ora di ritardo», secondo la testimonianza di suo marito, Salvatore Raimondo.
«L’hanno trascurata – dice al Quotidiano l’uomo con la voce rotta dal dolore – per quattro ore medici e infermieri non hanno fatto niente, soltanto dopo che mia figlia ha insistito mia moglie è stata finalmente presa in cura, ma dopo un quarto d’ora ci hanno chiamato. “Ci dispiace”, ci hanno detto».
I familiari della donna si sono rivolti ai carabinieri e hanno presentato una denuncia che, con ogni probabilità, innescherà un meccanismo giudiziario. La data dei funerali, infatti, non è stata ancora fissata perché potrebbe venire disposta un’autopsia per fare luce su quanto è accaduto. La famiglia Raimondo vive nella frazione Corazzo, limitrofa alla periferia nord di Crotone, eppure l’ambulanza sarebbe giunta con ritardo perché «gli altri mezzi erano impegnati», dice sempre il marito della donna. Uno che ha fatto il contadino per tutta la vita e che non riesce a darsi una spiegazione per la tragedia che si è abbattuta sulla sua famiglia. Sua moglie, a dire del signor Raimondo, non aveva particolari problemi di salute.
«Stava bene, anche se si aiutava con le stampelle a camminare. L’unica cosa strana è che la mattina ha rimesso. E che si è sentita male. Ma non sappiamo perché. Sappiamo che l’hanno trascurata». Ecco perché lui e i figli hanno presentato un esposto in forma orale ai militari della Stazione di Crotone, che hanno inoltrato un’informativa alla Procura di Crotone. Dovranno essere gli inquirenti ad appurare se si sia trattato di malasanità. Sarebbe l’ennesima storia di malasanità, a queste latitudini.
E in serata la Procura della Repubblica di Crotone ha avviato un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Il sostituto procuratore Andrea Corvino, titolare dell’inchiesta, ha anche disposto l’autopsia sul corpo di Rosa Macchione.
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