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Parte del cartello esposto dal medico

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CROTONE – La frase che non ti aspetti e che finisce con l’indisporre chi la legge. Succede in uno studio medico della città pitagorica dove a raccontare la curiosa vicenda sono alcuni pazienti di un medico di base.

Questi si trovavano in fila per sottoporsi a normali controlli di routine ma quando ognuno di questi si avvicinava alla porta, in attesa di fare ingresso nella sala del dottore, non poteva non fare a meno di leggere sulla stessa un messaggio scritto a penna: «Sono completamente afono, (vuol dire che sono senza voce). Per cortesia evitate di farmi parlare a vanvera… e non vi attaccate a ’sti cacchi di telefoni…».

C’è chi si è messo a sorridere, chi non ha dato troppa importanza alle parole e chi, invece si è risentito e sono coloro i quali hanno segnalato la cosa: «Crediamo che ci siano modi e modi – hanno sostenuto – per esternare determinate cose. Anche perché ci siamo sentiti come degli ignoranti quando viene precisato il significato del termine “afono” che, invece, è di vasta conoscenza. E poi, un medico deve anche capire che una domanda che per lui può essere stupida magari per il paziente è importante, quindi è il suo mestiere rispondere ai dubbi che vengono sollevati. Si può anche capire che non se la senta di parlare però in qualche modo le risposte devono essere date, anche perché si tratta della salute delle persone».

Per quanto concerne i cellulari, invece, gli interessati si sono detti d’accordo col medico: «È giusto ma nella misura in cui non si dia fastidio agli altri; magari sarebbe meglio azzerare i suoni, tuttavia bisogna capire che stando in sala d’attesa, dove bisogna aspettare spesso diverso tempo per sottoporsi a visita, esso rappresenta anche uno strumento per ingannare il tempo».

Insomma, magari «un maggiore tatto nell’esporre le cose sarebbe stato gradito».

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