Uno dei cani maltrattati
1 minuto per la letturaCROTONE – Cani e maiali, della cui provenienza non c’era alcuna certezza, rinchiusi in un ricovero fatiscente. Lo hanno scoperto in contrada Iannello, alla periferia di Crotone, i carabinieri forestali che hanno denunciato alla Procura della Repubblica l’allevatore per maltrattamento di animali e diffusione di malattie infettive.
Nel corso di un sopralluogo i militari si sono imbattuti nel ricovero nel quale erano stipati 12 cani di razze varie più 8 cuccioli nati da poco. Solo quattro degli animali erano dotati di microchip identificativi. I cani, al momento dell’accertamento non avevano tutti acqua e cibo a disposizione.
Sono stati trovati anche 18 maiali, di cui 6 lattonzoli. Tutti i box dell’allevamento, realizzati con reti metalliche, lamiere arrugginite e materiali di fortuna, erano fra di essi contigui, privi di pavimentazione e si presentavano con fango misto ad escrementi, tanto da rendere non agevole la pulizia e la disinfezione.
Alcuni cani, nonostante il pochissimo spazio a disposizione, erano legati alla rete metallica che ne limitava ulteriormente i movimenti. Il personale del Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, fatto intervenire sul posto, ha accertato il maltrattamento degli animali. I suini, inoltre, erano in stato sanitario sconosciuto, privi di dichiarazione di provenienza in un allevamento non registrato, per cui sono stati posti sotto sequestro sanitario con restrizioni alla movimentazione.
Saranno irrogate conseguentemente sanzioni amministrative per le diverse violazioni di carattere sanitario. I cani, eccetto quelli dotati di microchip, sono stati affidati ad un canile sanitario, mentre i suini sono stati consegnati in custodia allo stesso allevatore. Si sta accertando, inoltre, se siano state diffuse malattie infettive.
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