La radioterapia al Marrelli Hospital
3 minuti per la letturaCROTONE – E’ stato raggiunto l’accordo che consentirà l’erogazione delle prestazioni di radio – terapia oncologica sino al 31 dicembre da parte del Marrelli hospital.
Accordo trovato dopo un tavolo tecnico, convocato dal commissario ad acta della sanità regionale, Saverio Cotticelli, nella sede dell’Asp di Crotone, a cui hanno partecipato, oltre al già citato commissario, anche il direttore generale facente funzioni dell’Azienda sanitaria provinciale crotonese, Francesco Masciari) il direttore sanitario facente funzioni, Pietro Brisinda della stessa Asp e per il Marrelli hospital, Antonella Stasi e Lorenzo Marrelli.
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Dopo il tavolo tecnico, però, è stato trovato l’accordo ma on anche la soluzione del problema dei pazienti rimasti in sospeso dopo che il budget assegnato alla struttura sanitaria privata è terminato. Nonostante ciò, il Marrelli hospital ha preso l’impegno di continuare le prestazioni e, ognuno per le sue competenze, il commissario Cotticelli, a Roma, e l’Asp si sono impegnati a trovare le soluzioni necessarie, convergendo sul fatto che quelle di radioterapia, sono delle prestazioni sanitarie salvavita e, quindi, non possono essere trattate alla stregua delle altre. Il problema è sorto quest’anno con l’indicazione di un decreto che, pur mantenendo il budget invariato, ad un milione e mezzo di euro, dall’altro aveva fatto cadere il vincolo territoriale dei pazienti legato alla sola provincia di Crotone.
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La conseguenza è stata che, adesso, i pazienti provengono per il 60% dal crotonese ed il restante 40% dalle altre Asp, da Cosenza soprattutto. Inoltre, il dipartimento regionale alla sanità ha in corso delle apposite verifiche sempre riguardanti la problematica della radio terapia. Adesso, dunque, ognuno per le proprie competenze, dovrà essere verificato u ventaglio di soluzioni per fronteggiare i disagi, fino alla fine dell’anno.
Dall’anno successivo, però, il Marrelli hospital ha ricevuto l’impegno che la situazione verrà adeguata per evitare che si ripetano gli inconvenienti registrati in quest’occasione.
L’Azienda sanitaria pitagorica, nell’annunciare l’accordo, ha scritto anche che «ulteriormente, l’Asp di Crotone ed il Marrelli Hospital hanno sottoposto ai competenti organi regionali alcune ipotesi operative dirette al definitivo superamento delle problematiche rispetto alle quali il Dipartimento regionale “Tutela della Salute” ha già avviato tutte le necessarie attività istruttorie e di verifica».
Un sospiro di sollievo, dunque, per i pazienti che avevano già cominciato il trattamento di Radioterapia e per quelli che si erano prenotati e dovevano cominciare a giorni.
Per la soluzione del problema, la stessa struttura sanitaria, così come alcuni dei pazienti in questioni, avevano sollecitato anche la Prefettura di Crotone, per chiedere un intervento.
E che la soluzione non sia stata ancora trovata lo dimostra il ricorso presentato dal Marrelli hospital al Tar, contro il decreto n. 179, per la parte che riguarda proprio la limitazione delle prestazioni della Radioterapia. L’udienza è stata fissata per il 29 settembre e la struttura sanitaria ha sottolineato le sue ragioni e quelle dei pazienti.
Ragioni ribadite anche nella riunione di ieri pomeriggio e che si poggiano su un presupposto essenziale: le sedute di radio terapia non sono terapie normali, ma salvavita e meritano un apposito percorso.
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