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Il sindaco Francesco Seminario

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Operazione Nemesis dei carabinieri nel crotonese, dieci arresti con accuse legate a reati di ‘ndrangheta e aggravati da modalità mafiose, coinvolti anche il sindaco e un assessore di Casabona


CROTONE – Dieci persone arrestate (di cui 8 in carcere e 2 ai domiciliari) con varie accuse in diversi casi aggravate dalle modalità mafiose oltre che la stessa accusa di associazione di stampo mafioso. Questo il primo bilancio del blitz anti ‘ndrangheta messo a segno nell’ambito dell’operazione denominata Nemesis, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, coadiuvati nella fase esecutiva dell’ordinanza dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria. I militari hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che ha coordinato le indagini, nei confronti, come detto, di 10 persone.

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BLITZ ANTI ‘NDRANGHETA NEL CROTONESE, 10 ARRESTI NELL’OPERAZIONE NEMESIS

Gli indagati coinvolti nell’inchiesta e destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro e finiti 8 in carcere e 2 agli arresti domiciliari sono gravemente indiziati di reati importanti. In particolare, devono rispondere, a vario titolo, di reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa e furto aggravato dal metodo e dalla finalità mafiosa.

L’indagine ha coinvolto l’azione svolta nei territori dei comuni di Casabona, Strongoli e Scandale, tutti nel crotonese. Tra le persone arrestate figurano anche il sindaco di Casabona, Francesco Seminario del Pd (arrestato in carcere), e un assessore della sua giunta, Anselmo De Giacomo (finito ai domiciliari). Casabona è un Comune che già in passato ha subito un procedimento di scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose, in particolare il Governo inviò i commissari a gestire il comune di Casabona a novembre 2018 in seguito agli esiti dell’operazione “Stige“.

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