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Tragedia a Cutro per un incidente stradale in cui ha perso la vita una donna di 63 anni, la moglie del sindaco Ceraso; vani i tentativi di un passante, il fratello della vittima, di rianimarla


CUTRO – È morta in un brutto incidente mentre andava con la sua auto Fiat “Punto” a Crotone per fare il suo lavoro, quello di insegnante di scuola primaria, presso l’istituto comprensivo Alcmeone: non ce l’ha fatta Chiara Olivo, 63 anni, che durante il tragitto sulla strada provinciale “63” si è scontrata con una Jeep Renegade condotta da un’altra docente, che invece procedeva per Cutro. La vittima era la moglie del sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, spesso balzato all’attenzione delle cronache nazionali in seguito all’eco mediatica suscitata dal tragico naufragio di migranti del febbraio 2023. Ma c’è una tragedia nella tragedia.

Poco distante, sulla stessa strada che da Cutro porta a Crotone, viaggiava il medico Domenico Olivo, fratello di Chiara. Anche lui, specialista in reumatologia, stava raggiungendo il suo posto di lavoro a Crotone. A un certo punto ha sentito un rumore, provocato dal violento impatto. Quindi è tornato indietro e ha fatto l’amara scoperta. Tra quelle due auto accartocciate c’era la vettura di sua sorella Chiara. «Ho rotto il finestrino posteriore e ho tentato di rianimarla dopo aver abbassato il sedile – ha raccontato il professionista al Quotidiano – Mi ha aiutato un’altra persona che si è fermata subito dopo sul luogo dell’incidente. Per circa 15 minuti ho provato con le manovre. Intanto avevo chiamato il 118. Ma è stato inutile. E ho dovuto avvisare io il sindaco, mio cognato».

Inutile l’intervento dell’elisoccorso. I sanitari del 118 di Crotone non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’insegnante, forse morta sul colpo. I rilievi della polizia stradale sono andati avanti a lungo. A loro il compito di ricostruire con esattezza un dramma, mentre i carabinieri si occupavano della viabilità, che per un tratto è stata deviata.

La tragica notizia si è diffusa in un baleno a Cutro e ha suscitato sconcerto. Sul luogo dell’incidente sono giunti alcuni esponenti della Giunta e del consiglio comunale. Tra loro, il presidente della civica assise, Piero Lorenzano, che ha disposto il rinvio della seduta consiliare che era prevista proprio per oggi pomeriggio. «Stamane discutevo col sindaco dell’ordine dei punti da trattare, in base alle priorità, non immaginavo che la giornata sarebbe finita così», dice Giovanni Valerio, assessore ai Lavori pubblici. Ma il dramma colpisce doppiamente l’amministrazione comunale. Il vicesindaco, Tommaso Olivo, è un cugino di Chiara.

Il sindaco Ceraso ha un carattere molto forte ma è una prova difficilissima anche per lui. «Non ci sono parole, non ce la faccio ad andare in obitorio», ha detto mentre rientrava a casa. Attende il rientro dei figli Piergiuseppe e Maria Elena che proprio nei giorni scorsi erano partiti per l’Emilia dove hanno ottenuto una cattedra.
Ceraso è anche consigliere provinciale con delega ai Lavori pubblici e alla Viabilità. Tra le personalità giunte sul luogo della tragedia c’era anche il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Ferrari.

Sullo sfondo, fa capolino un’altra tragedia vissuta dalle famiglie Olivo e Ceraso molti anni fa. La madre della vittima nel 2011 morì in un incidente stradale. Anche quella volta sul posto c’era il dottore Olivo che stava accompagnando sua madre Anastasia in ospedale in seguito a un malore. Alla fine dell’abitato di Cutro, a causa della foschia che limitava di molto la visibilità di notte, l’uomo urtò contro un muretto con la sua auto Grande Punto, alla fine dell’abitato. Sua madre a cui voleva prestare soccorso morì, lui rimase gravemente ferito. Lo strazio si ripete.

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