L'ospedale dell'Annunziata di Cosenza
3 minuti per la letturaIl bimbo di 4 anni in vacanza a Cirò Marina con la famiglia è stato trasferito dal Pugliese-Ciaccio a Cosenza, rischiava di annegare, ora è grave
CIRÒ MARINA – È ricoverato in prognosi riservata il bambino napoletano di quattro anni che, nel primo pomeriggio di sabato 26 agosto, ha rischiato di annegare nella piscina di un villaggio turistico. Sabato sera, si è reso necessario il suo trasferimento dall’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro all’ospedale “Annunziata” di Cosenza, essendo un paziente in età pediatrica. Ha trascorso una notte «stabile» nel reparto di terapia intensiva del presidio ospedaliero cosentino.
È tenuto in coma farmacologico. I suoi genitori e i nonni sono in grande apprensione. Non riescono, peraltro, a capacitarsi. Sembra che il bambino si sia tuffato improvvisamente nella piscina del villaggio turistico, intorno alle ore 15 e rotti, mentre era in compagnia dei nonni. I suoi genitori si erano appena allontanati. Ed è stato il nonno a tirare fuori il nipotino dall’acqua, quando si è accorto che si era tuffato e che stava per annegare. Si sono susseguiti scene di grande disperazione e persino un mezzo parapiglia, anche perché la famiglia è molto numerosa. I carabinieri, chiamati (forse) dai titolari della struttura, hanno riportato la calma.
CIRÒ MARINA, IL BIMBO HA RISCHIATO DI ANNEGARE IN PISCINA
La profondità della piscina varia da 70 centimetri a un metro e 60 centimetri. In quel momento, non c’era il bagnino, perché le attività in piscina erano state sospese per il riposo pomeridiano. Le urla dei familiari del bambino hanno richiamato l’attenzione di tutti gli altri villeggianti, compresa quella di un noto medico in pensione. Questi è accorso a bordo piscina e, constatate le condizioni disperate del piccolo, gli ha praticato le manovre di rianimazione cardiopolmonare pediatrica. Il suo intervento è stato provvidenziale. Altrettanto provvidenziale è risultato l’arrivo nel villaggio a tempo di record dell’ambulanza del servizio 118. Il personale sanitario, ch’era a bordo, ha trattato il paziente all’interno dell’ambulanza. Ha, quindi, chiesto alla centrale operativa di allertare l’elicottero del soccorso della base di Cirò Marina.
Una volta atterrato dall’elicottero, a ridosso della strada, il medico anestesista e rianimatore, Giovanni Cosco, il più esperto dell’èquipe altamente specializzata in Helicopter Emergency Medical Service, ha sedato il bambino, che, comunque, respirava spontaneamente e aveva vomitato, e lo ha stabilizzato. È, poi, risalito a bordo dell’elicottero per accompagnare in volo il proprio assistito presso l’ospedale “Pugliese-Ciaccio”. Durante il tragitto, gli ha, in particolare, aspirato dal naso l’acqua che aveva ancora all’interno. Si è trattato di un principio di annegamento, perché il piccolo è rimasto pochi secondi sott’acqua.
All’ospedale “Pugliese Ciaccio” lo hanno, invece, sottoposto alla tac, diagnosticandogli una polmonite. Come detto, la sera di sabato, intorno alle ore 22,30, i medici del nosocomio catanzarese hanno disposto il trasferimento del paziente all’ospedale “Annunziata” di Cosenza, perché gli venissero prestate cure più adeguate alla sua giovanissima età. Il bambino ha altri due fratelli. La sua famiglia è alquanto numerosa. I suoi genitori sono giovani. Il nonno è un cinquantenne. I carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire lo svolgimento dei fatti e accertare eventuali responsabilità. L’episodio ha sconvolto la tranquilla routine del villaggio turistico, che conta tantissimi clienti abituali, perlopiù proprietari delle case vacanza, che sono sorte in loco nel corso degli anni, e tante famiglie. Tutti i villeggianti sono in attesa di notizie “positive” dall’Annunziata. I familiari del piccolo paziente non si capacitano dell’accaduto. Un attimo di distrazione e il bambino è finito sott’acqua.
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