Il luogo della tragedia
2 minuti per la letturaSTRONGOLI (CROTONE) – Francesco Leotta, un operaio di 49 anni, precipita dal secondo piano di un immobile in costruzione, da un’altezza di nove metri, e muore sul colpo, dopo aver battuto al suolo con la testa. Chissà se è stato colto da un malore per il caldo torrido di questi giorni, magari dopo essere stato a lungo esposto a temperature elevate. E poi senza ringhiere è facile cadere se si trasportano calcinacci da un piano all’altro sotto il sole rovente.
La tragedia si è materializzata nella tarda mattinata di ieri, ma non è chiaro a che ora sia successo con esattezza. Chissà se è accaduto poco prima delle 12,30, il termine dal quale, fino alle 16, è vietata da un’ordinanza del governatore Roberto Occhiuto l’attività all’aperto nei cantieri edili nei giorni ad alto rischio.
LEGGI ANCHE: Strongoli, la morte di un operaio diventa un giallo, l’auto forse è stata spostata
L’unica cosa certa è che la mappa di ieri segnava allarme rosso nella provincia di Crotone e che a Strongoli, l’altra sera, è divampato un vasto incendio che ha infiammato l’aria fino alle prime ore di martedì. Ma, forse, quello non era un cantiere vero e proprio. Non c’era un’impalcatura, non c’era alcuna segnaletica. Presso quell’immobile in costruzione in via Catena, nel centro storico, Leotta stava raccogliendo dei calcinacci pur essendo sfornito di qualsiasi dispositivo di sicurezza. Chissà se era con qualcuno.
OPERAIO MUORE A STRONGOLI, FORSE STRONCATO DAL CALDO
Quando il medico rianimatore Giovanni Cosco, in servizio presso l’elisoccorso di Catanzaro, è giunto sul posto, non c’era più nulla da fare. L’elisoccorso è giunto prima ancora dell’ambulanza del 118 di Crotone. Insieme ai carabinieri della Stazione locale, sono poi giunti gli ispettori del lavoro ma, da quanto è stato possibile apprendere, a diverse ore di distanza dall’accaduto non era stato interrogato nessuno e non era stato ancora rintracciato il proprietario dell’immobile o comunque chi abbia eventualmente commissionato quei lavori.
Chi è stato sul posto ha notato un cancelletto in legno sfondato, e un berretto con la visiera, un cellulare e un paio d’occhiali intatti su un ballatoio. Questi oggetti sono stati restituiti ai familiari.
Il magistrato di turno, il sostituto procuratore presso il Tribunale di Crotone Pasquale Festa, non ha disposto l’autopsia. I funerali si terranno oggi pomeriggio alle 17,30 al Duomo. L’operaio Leotta muore e lascia i genitori Pasquale e Maria, con i quali conviveva. In paese era molto benvoluto. Che triste destino, morire senza un perché, mentre si lavora sotto un sole che sfianca, forse senza nemmeno essere stato assunto regolarmente. Ma questo dovrà appurarlo – eventualmente – un’inchiesta.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA