Gli impianti sportivi devastati
2 minuti per la letturaISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – La confisca definitiva non è ancora intervenuta, ma sono continuamente vandalizzati gli impianti sportivi nella località Capo Rizzuto sequestrati alla Miser Icr nel maggio 2017, nell’ambito dell’inchiesta che portò all’operazione Jonny, con cui sarebbe stata fatta luce, tra l’altro, sui tentacoli della cosca Arena sul Cara S. Anna. Nell’impero tolto alla holding al cui vertice erano l’ex parroco Edoardo Scordio e l’ex governatore della Misericordia locale (e vice di quella nazionale) Leonardo Sacco, imputati chiave le cui condanne per mafia sono state annullate con rinvio nel corso di un tortuoso iter giudiziario, c’erano anche una piscina olimpionica, campi di tennis, di bocce, di calcetto, attività commerciali e un costoso parco macchine. I furti e i danneggiamenti non si contano più. I beni sono stati letteralmente devastati e tutto quello che era possibile rompere è stato distrutto. Infissi, sanitari, vetri sono in frantumi. I macchinari sono stati sabotati.
L’amministrazione giudiziaria aveva affidato in concessione per qualche anno gli impianti sportivi a un gruppo di giovani, adesso la struttura non solo è inattiva ma continua a marcire e nessuno interviene. La conferma viene dall’assessore comunale al Commercio, Davide Loprete, che ha segnalato il caso all’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati. «Da sei mesi le denunce sono senza riscontro. Lo Stato tutela i beni confiscati che sono beni dei cittadini. Ma qualcosa non funziona. Il danneggiamento costante ne è prova. Piscina, campi di calcetto e bocce sono investimenti che difficilmente vedremo nel territorio ed è triste vedere questo patrimonio deturpato».
Il comitato civico attivo nella frazione Capo Rizzuto è arrivato, qualche tempo fa, ad attivare un servizio di guardianìa notturna. In un caso la polizia locale ha inseguito qualcuno dei ladri che in pieno giorno stava compiendo un’incursione nella struttura, senza riuscire ad acciuffarli. Destino diverso da quello subito dal cinema-teatro Eraclea, facente parte dello stesso complesso di beni tolto al gruppo Misericordia, che, pur non essendo intervenuta la confisca definitiva, l’amministrazione guidata dalla sindaca Maria Grazia Vittimberga ha ottenuto in gestione, sia pure provvisoriamente. In questo caso una sperimentazione innovativa e proficua. L’altra faccia della medaglia è la devastazione degli impianti sportivi, situati in un terreno della parrocchia e dei quali l’Arcidiocesi di Crotone e Santa Severina sta provando ad acquisire la titolarità.
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