Il tratto di spiaggia dove è stato ritrovato il corpo del colonnello Gabriele Mambor (a destra)
2 minuti per la letturaCROTONE – E’ del comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Gabriele Mambor, il corpo senza vita ritrovato sulla spiaggia di Crotone nella serata di ieri. L’ufficiale dell’Arma, 49 anni, sposato e con tre figli, è morto presumibilmente per un malore durante un’immersione nel mare crotonese, nell’area antistante il cimitero cittadino. Il colonnello Mambor era un appassionato di pesca subacquea ed erano frequenti le sue immersioni, l’ultima della quale nel pomeriggio. Sul posto sono giunti i Carabinieri, la Polizia di Stato ma anche vigili del fuoco e la capitaneria di porto, così come gli agenti della Polizia locale, considerato che il traffico nell’area cimiteriale si è ben presto congestionato. L’area del litorale in cui è stato ritrovato il corpo è stata delimitata per poter effettuare i rilievi del caso.
Sul posto si è recato anche il sindaco della città, Vincenzo Voce, che così ricorda il comandante: «Apprendo della scomparsa del colonnello Gabriele Mambor, comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone. Sono profondamente addolorato. Proprio ieri (venerdì per chi legge ndr) lo avevo incontrato in occasione della inaugurazione della sede del Comitato provinciale Unicef. Avevamo assunto, lui il Comando della sede di Crotone ed io la carica di sindaco, a distanza di pochi giorni e da subito avevamo instaurato una proficua collaborazione istituzionale nel corso della quale ho potuto apprezzarne non solo la professionalità ma anche il profilo umano. Ho avuto modo di conoscere una persona gentile. Esprimo il cordoglio personale e della comunità cittadina alla famiglia e alla “famiglia” del Comando dell’Arma dei Carabinieri di Crotone».
A Crotone l’alto ufficiale era arrivato nel 2020, proveniente dal comando del Reparto operativo di Bari. Come ha sottolineato durante il suo insediamento, per lui era stato il terzo ritorno in Calabria, dove aveva prestato servizio prima nei Cacciatori di Vibo Valentia e poi al comando del Ros di Reggio. La sua ultima uscita pubblica era stato lo scorso 3 ottobre, quando era seduto accanto al procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, in occasione della conferenza stampa sull’operazione sulle infiltrazioni criminali nella gestione delle biomasse.
Uno dei suoi principi la collaborazione dei cittadini, che invocava in ogni occasione utile. Nell’ultima festa dei carabinieri a cui ha partecipato nel giugno scorso, il colonnello Mambor ebbe a dire che «il segnale più tangibile della generosa opera di dedizione degli uomini e delle donne della Benemerita passi attraverso l’azione quotidiana, di cui voglio citare i numerosi risultati ottenuti nel perseguire i delitti rientranti nel cosiddetto codice rosso, ovvero quelli di violenza domestica, violenza sessuale e gli atti persecutori».
Ed ancora, sempre nella cerimonia celebrativa del 208esimo anniversario della fondazione dell’Arma aveva sottolineato «la rapidissima risoluzione degli unici due episodi omicidiari verificatisi nella provincia di Crotone nei primi sei mesi del 2022 e, segnatamente l’uccisione di una donna per mano dell’ex marito a San Leonardo di Cutro e quella di un uomo, per mano del suocero, a Verzino».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA