Una parte delle tenute Capoano (foto dal sito dell'azienda)
2 minuti per la letturaCIRÒ MARINA (CROTONE) – La collina dell’olio e del vino, che svetta in contrada Ceramidio, è stata aggredita dalle fiamme. È accaduto intorno alle ore 17,55 di sabato. Sui pendii, là dove c’erano un bosco e un vecchio uliveto, è rimasta solo la terra arsa dal fuoco.
L’incendio è partito dalla strada, innescato chissà da quale mano, al confine tra la tenuta dei “Baroni Capoano” e l’Istituto tecnico agrario “Gangale.” Il proprietario della tenuta, Massimiliano Capoano, e i suoi operai sono riusciti a salvare i vigneti.
«Appena volava una scintilla, noi la spegnevamo sul nascere, utilizzando le pale», sottolinea Capoano. Come in altri casi, verificatisi di recente, è stato provvidenziale l’intervento dei vigili del fuoco, soprattutto perché lo scenario era critico per la presenza di sterpaglie e per il vento di scirocco che alimentava l’incendio. Con le bombe d’acqua, sganciate dai canadair, l’emergenza sarebbe rientrata quasi subito, ma sembra che i canadair fossero in azione tra la Sicilia e la Sardegna. La criticità dello scenario ha indotto l’addetto all’azienda dell’Agrario a trattenersi sul posto per tutta la notte, fino a quando i pompieri non hanno terminato le operazioni.
La Provincia di Crotone è proprietaria dei terreni dell’azienda, sui quali insisteva un uliveto, ubicato a monte, che era stato già danneggiato dalle fiamme negli anni ‘90. Altri terreni sono di proprietà di due fratelli, soci della cantina «Caparra & Siciliani». I due non hanno ancora proceduto alla conta dei danni. Il terzo fratello, Giansalvatore Caparra, chiarisce: «Per arrivare sulla collina ci vuole il trattore, i terreni dei miei fratelli erano coltivati e puliti, purtroppo la sterpaglia accumulata su altri fondi e lo scirocco hanno alimentato l’incendio».
Nel passato i terreni boschivi della contrada Ceramidio, che è di grande interesse archeologico per il ritrovamento di tombe ellenistiche, sono stati colpiti da incendi dolosi. I sospetti si sono spesso concentrati su alcuni allevatori di capre, tant’è che i proprietari terrieri hanno chiuso nel corso degli anni tutti i varchi per demotivarli. Non si sa se la Provincia abbia reso inaccessibile la scuola agraria. C’è comunque un’emergenza incendi nel territorio cirotano: domenica scorsa un incendio doloso appiccato nella località Frandina di Cirò “è sceso” fino alla località Salvogaro di Cirò Marina, minacciando uliveti e vigneti. Gli agricoltori erano in affanno: i pompieri hanno lavorato dalle ore 22,24 di domenica alle 7,13 di lunedì per spegnere le fiamme
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