Un frame del video dei carabinieri
2 minuti per la letturaCROTONE – Operazione “Autogol”, l’hanno chiamata, perché il Grande Fratello sullo spaccio di droga a ridosso del polo scolastico di via Acquabona che ha portato a undici arresti nel quartiere rom di Crotone è stato possibile visionarlo dall’impianto di videosorveglianza di uno degli indagati.
Tutto parte dall’imbattersi dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia in un assuntore di stupefacenti, beccato con una dose di cocaina, nella zona degli “zingari”, il famigerato rione assurto a market degli stupefacenti e più volte al centro di operazioni antidroga. Interrogato su chi gli avesse ceduto la sostanza, l’uomo ha indicato “Roberto”, ricondotto dagli esperti investigatori a Massimo Berlingieri, uno degli indagati principali nell’operazione.
I carabinieri hanno perquisito casa sua e i locali di un plesso ormai in disuso dell’ex liceo magistrale Gravina, locali accessibili dall’abitazione, e nella sua disponibilità hanno trovato 200 grammi di cocaina e 2247 chili di marijuana più un taccuino con date e cifre. Il deposito della droga era nell’ex scuola. Ma è stato sequestrato anche un marsupio con due bilancini di precisione e sette ritagli di cellophane.
Il “kit dello spacciatore modello”, osserva il gip Michele Ciociola che ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare a carico di undici persone su richiesta del pm Andrea Corvino. Nel corso della perquisizione, infatti, i carabinieri hanno notato un impianto di videosorveglianza puntato sulla veranda di Berlingieri, poi arrestato, e sulla porta d’ingresso del plesso scolastico. Proprio l’esame dei filmati ha costituito la genesi dell’indagine.
Le telecamere monitorate dall’abitazione di Berlingieri, infatti, inquadravano l’accesso all’edificio scolastico in stato d’abbandono, che un tempo ospitava il liceo Gravina, costituito da una porta in ferro oltrepassata la quale si accedeva ai locali adibiti a servizi gienici. Le immagini hanno consentito di riscostruire una frenetica attività di di spaccio di stupefacenti che si materializzava anche alla presenza di minorenni.
L’indagine, andata avanti dal febbraio al giugno 2020, avrebbe poi consentito di cristallizare in ben 186 capi d’accusa un dilagante fenomeno, con acquirenti e assuntori di droga che si presentavano a tutte le ore del giorno e della notte e un sistema di vedette che avvisavano i pusher dell’arrivo delel forze dell’ordine. E ieri è scattato il blitz. È stato possibile documentare come gli indagati fossero disposti ad accettare qualsiasi contropartita, tra cui smartphone, bigiotteria ed elettrodomestici, pur di vendere la sostanza stupefacente.
Durante l’attività investigativa, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato: 526 grammi di cocaina, 2.700 chili di hashish, 15 cartucce calibro 12, una pistola calibro 7,65, con matricola abrasa, completa di caricatore e un ordigno esplosivo di fattura artigianale di circa 250 grammi.
Ecco i nomi degli arrestati. In carcere:
- Massimino Berlingieri, di 45 anni
- Leonardo Pio Berlingieri (21)
- Antonio Berlingieri (64)
- Damiano Bevilacqua (36)
- Francesca Manetta (46)
- Romina Manetta (41)
- Armando Passalacqua (32)
- Cosimo Passalacqua (46)
- Domenico Passalacqua (22)
Arresti domiciliari invece per Francesco Schipani (49), Giuliana Veneziano (20).
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