X
<
>

Nicolino Grande Aracri

Share
1 minuto per la lettura

Il boss di ‘ndrangheta Nicolino Grande Aracri si pente e diventa collaboratore di giustizia, tremano le cosche e la zona grigia


CUTRO (CROTONE) – La notizia è di quelle da far tremare i polsi in molti ambienti: ha iniziato un percorso di collaborazione con la giustizia il super boss di Cutro Nicolino Grande Aracri, vertice indiscusso di una “provincia” di ‘ndrangheta i cui tentacoli si estendevano ben oltre il Crotonese e che comandava su mezza Calabria e parte dell’Emilia, della Lombardia e del Veneto.

LEGGI IL PROFILO DI NICOLINO GRANDE ARACRI

IL BOSS GRANDE ARACRI SI PENTE, CHI E’ IL MAMMASANTISSIMA DI CUTRO

“Mammasantissima” sanguinario, con una caterva di ergastoli addosso per una decina di omicidi, e capo di una cosca dalla forte vocazione imprenditoriale che aveva colonizzato la grassa e rossa Emilia Romagna, quella al centro del processo “Aemilia”, il più grosso, per numero di imputati, mai celebrato contro le mafie al Nord.

Uno che, anche se non parla inglese e non ha mai studiato Economia, sapeva scudare qualcosa come 240 milioni di euro e nelle intercettazioni si vantava di aver «ammazzato tutti», di aver vinto, cioè, una «guerra» di mafia al termine della quale aveva scalato la gerarchia criminale.

Share
Alessandro Chiappetta

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE