Un incendio nel Crotonese
3 minuti per la letturaCUTRO (KR) – Quante ne stanno combinando i raccoglitori di lumache: con le loro pratiche involute stanno distruggendo un paesaggio che cambia colore e punta sempre più sul nero, e ciò soltanto per poter tornare a casa con qualche busta ricolma di escargot, ma uno di loro, nel compiere le sue malefatte, ha addirittura portato con sé un bambino.
Almeno a tanto si sarebbe spinto uno dei piromani, che però potrebbe non farla franca essendo stato immortalato nelle immagini registrate da un impianto privato di videosorveglianza. Il video sta circolando sui social e, da quanto è stato possibile apprendere, è balzato all’attenzione dei carabinieri di Cutro che potrebbero presto individuare l’autore del rogo, materializzatosi nella frazione San Leonardo, nei pressi del campo sportivo.
Dalle immagini si nota un tizio che esce da una macchina e poi vi ritorna in maniera repentina presumibilmente dopo aver appiccato il fuoco. Ma, soprattutto, si nota un bimbo che lo attende fuori dalla macchina durante la diseducativa missione.
Non c’è pace, a Cutro e in tutta la provincia di Crotone. L’emergenza incendi sta condizionando la vita delle persone perché spesso le fiamme lambiscono i nuclei abitati. Nella frazione San Leonardo, in particolare, nei giorni scorsi si sono registrati diversi incendi anche nell’area circostante il campo sportivo, tant’è che sono andati in fumo il capanno della riserva dell’acqua e parte della recinzione.
Nel piccolo borgo che si affaccia su un golfo incantevole – ma l’orizzonte in questi giorni viene deturpato da dense coltri di fumo – c’è chi sospetta che ad appiccare il fuoco nelle campagne siano i raccoglitori di lumache, che per individuare i fori nel terreno, attraverso i quali i cosiddetti “vermituri” vanno in letargo, bruciano le stoppie del grano, innescando degli incendi che, come ogni anno, minacciano le abitazioni circostanti. E la gente è costretta a tirar dentro i panni, a rilavarli, a chiudersi nelle case per evitare intossicazioni.
Nei giorni scorsi l’emergenza è stata nel capoluogo comunale dove il tetto di un’abitazione e una carrozzeria sono stati contagiati dal fuoco divampato dai calanchi del Marchesato, i sedimenti pleistocenici di cui l’associazione omonima vorrebbe fare un parco e ridiventata set cinematografico dopo 60 anni dal Vangelo secondo Matteo, il capolavoro di Pasolini, perché il regista Jordan River ha finito di girare proprio nelle settimane scorse riprese del film “Il monaco che vinse l’Apocalisse”. Un incendio di vaste proporzioni ha messo in pericolo le case. Canadair ed elicotteri sono una costante, ormai, ma in quel caso sono intervenute anche quattro ambulanze per casi di intossicamento e sono state evacuate sette persone.
Nella vicina Le Castella fiamme e fumo ieri hanno minacciato il resort Poseidon togliendo un po’ di relax a chi in piscina si è ritrovato a levare le ceneri di dosso. Basta un alito di vento e, con le temperature elevate di questi giorni, la rigogliosa vegetazione brucia in un istante. I raccoglitori di lumache lo sanno bene e ne approfittano. Chissà cosa avrà pensato quel bambino sottratto ai giochi dell’infanzia per essere portato sul luogo di un crimine.
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