Sergio Ferrari, sindaco di Cirò Marina
2 minuti per la letturaCIRÒ MARINA (CROTONE) – Il sindaco Ferrari e il suo esecutivo prendono nettamente le distanze dal videoclip “Figli da Gente”, girato nella cittadina, dopo aver letto l’articolo del Quotidiano, a firma del redattore Antonio Anastasi, che ne svela i contenuti ammiccanti alla mafia.
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«Apprendiamo con stupore – scrive in una nota Ferrari- l’uscita di un videoclip denominato “Figli da Gente”, che vorrebbe raccontare le vicende del territorio in cui viviamo». Ferrari obietta che il videoclip non solo non rappresenta la realtà, ma «contiene una rappresentazione paradossale, assolutamente non condivisibile, e lesiva dell’immagine di Cirò Marina». Ovviamente «non ci riferiamo – prosegue – ai singoli interpreti, anche se avremmo preferito che interpretassero altro, bensì al messaggio sotteso alle loro azioni, al testo e alle immagini diffuse».
La sua affermazione successiva si riferisce agli eventuali danni, derivanti da un videoclip, che ha appena raggiunto 80mila visualizzazioni su Youtube. «Il lavoro, che viene svolto ogni giorno per tutelare, promuovere e valorizzare il nome, l’immagine e la dignità del nostro paese, non può certo essere vanificato da iniziative di questo tenore». Pertanto, il sindaco si riserva di intraprendere «ogni iniziativa a tutela del nome, dell’immagine e della dignità del nostro territorio, diffidando sin da ora la produzione ad interrompere la diffusione del videoclip, a sospendere eventuali riprese, a non utilizzare il nome di Cirò Marina e a non diffondere immagini del nostro territorio, in mancanza di apposita autorizzazione da parte dell’ente».
Fin qui, la nota stampa. C’è di più: il brano “Figli da Gente”, interpretato dal cantante neo melodico cirotano, Antonio Malena, in arte Tony Lena, ventisei anni di età, ha ispirato l’omonimo film, che è diretto dal regista Pasquale Giordano, originario di Mesoraca. Le riprese non sono state ancora ultimate. Antonio Malena è anche l’attore protagonista e il produttore del film. Che è simile a Gomorra. Perché questa scelta? «Era l’unico modo per attirare l’attenzione dei ragazzi, si sono presentati in 600 al casting, il nostro obiettivo sociale è quello di fare emergere la loro eventuale vocazione artistica e di tenerli impegnati», rispose, mesi fa, il regista Giordano, che ha studiato all’Accademia nazionale del cinema di Bologna.
Il brano è stato scritto da Gianni Mezzo e Alex Moschetto, due autori napoletani. «Racconta la vita dei ragazzi che vivono per strada e che spesso delinquono per mancanza di un lavoro, pagando però a caro prezzo questa scelta, perché finiscono in galera, è un mondo parallelo, ignorato da tutti», puntualizzò Tony Lena, sempre mesi fa, quando emerse che Cirò Marina era stata trasformata in un set cinematografico. «Le scene vengono girate prevalentemente a Cirò Marina, perché i luoghi sono belli e c’è molta luce, le storie sono però inventate, il messaggio che vogliamo lanciare ai ragazzi è che non devono delinquere», aggiunse Giordano. Che, oggi, si chiede: «È giusto fermare 30-40 ragazzi che stavano credendo in un sogno?». Quale?
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