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Dante Sestito

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Condanna a 26 anni confermata in Appello per il gommista di Cutro che uccise un dipendente nella sua officina. L’omicidio in Emilia


CUTRO – Ventisei anni di reclusione. Confermata in appello la condanna nei confronti di Dante Sestito, 74enne cutrese, per l’omicidio compiuto nell’autofficina di ricambi pneumatici da lui gestita a Cadelbosco Sopra, nel Reggiano, vittima il suo ex dipendente Salvatore Silipo, 28enne originario di Cutro ma residente a Gualtieri. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Bologna.

Non ritoccato, dunque, il verdetto di primo grado che ha riconosciuto l’aggravante della premeditazione ma ha escluso quella dei motivi futili e abbietti.
La Procura generale aveva chiesto la conferma della sentenza. Il difensore, l’avvocato Luigi Colacino, aveva contestato la tesi della premeditazione, altrimenti l’imputato, a suo dire, non avrebbe convocato la vittima alla presenza di testimoni all’interno dell’officina. La difesa sostiene che il colpo che ha ucciso Silipo sarebbe partito accidentalmente nel corso di una lite.

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Sestito è accusato di aver ucciso con un colpo di pistola alla nuca il suo ex dipendente. L’arma, un revolver illegalmente detenuto e risultata rubato, fu sequestrata insieme a 18 colpi di cui uno esploso. L’imputato avrebbe ucciso Silipo dopo averlo fatto inginocchiare. Lo aveva convocato nel suo store per un chiarimento su un furto di pneumatici.

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