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Il Palazzo di giustizia di Crotone

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Depositate le motivazioni della condanna inflitta al coimputato e capitano dell’imbarcazione con cui Maysoon arrivò a Crotone


CROTONE – «Ha ammesso gli addebiti confermando di essere il capitano dell’imbarcazione». E «le dichiarazioni rese dai migranti hanno trovato riscontri estrinseci». Sono state depositate le motivazioni della sentenza con cui la gup del Tribunale di Crotone Assunta Palumbo ha condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione Akturk Ufuk, il turco che ha confessato di essere stato il conducente del veliero approdato sulla costa crotonese il 31 dicembre 2023, con un carico di 75 migranti. Il capitano, addossandosi ogni responsabilità, ha “scagionato” sin dal primo momento l’attivista iraniana Maysoon Majidi, per la quale si è proceduto separatamente col rito ordinario con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Come si ricorderà, la donna è stata assolta proprio nei giorni scorsi.

LE DICHIARAZIONI DEI MIGRANTI

 I due furono notati da finanzieri e poliziotti mentre, secondo l’accusa, si allontanavano insieme nella pineta di Gabella, a sbarco avvenuto. Nella memoria dei loro cellulari erano registrati i rispettivi numeri. «Le dichiarazioni rese dai migranti – è detto nella sentenza della gup Palumbo – hanno trovato anche riscontri estrinseci: hanno reso una versione dei fatti sovrapponibile, sia in relazione alla scansione temporale degli accadimenti, sia in ordine alle modalità della condotta, sia in ordine ai soggetti individuati come membri dell’equipaggio, nella specie in ordine al soggetto che conduceva l’imbarcazione ed al soggetto, di sesso femminile, che fungeva da aiutante». Ulteriore riscontro, per la gup, viene dalle testimonianze secondo cui «il capitano e la sua aiutante erano scappati prima dell’arrivo dei soccorsi». Recepite in toto le richieste della pm Rosaria Multari.

IL PROCESSO MADRE

Elementi di segno contrario sono però emersi dal processo contro l’attivista. I giudici ne avevano disposto la liberazione proprio in seguito alle dichiarazioni di alcuni migranti che affermano che lei era una passeggera come gli altri e che non ha svolto il ruolo di facilitatrice.

LEGGI ANCHE: Crotone, assolta Maysoon Majidi – Il Quotidiano del Sud

PROCESSO MAYSOON A CROTONE, LA DIFESA DEL COIMPUTATO CAPITANO

L’avvocato Salvatore Falcone aveva evidenziato che dall’interrogatorio di Majidi emerge che non sarebbe stato sempre Ufuk il conducente dell’imbarcazione. Ufuk, era la tesi difensiva, non ha ricevuto denaro per aver guidato l’imbarcazione, se non una donazione spontanea dai passeggeri come ringraziamento. La difesa in Appello farà leva, con ogni probabilità, sulla sentenza assolutoria per Majidi, che però deve essere ancora motivata.

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