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Nel processo Basso Profilo chieste 40 condanne in Appello per quasi 3 secoli. L’accusa vuole una sentenza più dura del primo grado
CATANZARO – Quaranta richieste di condanna, per un totale di quasi tre secoli di carcere. Richieste, in molti casi, più pesanti di quelle inflitte in primo grado e che riguardano anche imputati che vennero assolti. A proporre una sentenza più dura di quella emessa un anno fa dal Tribunale penale di Catanzaro è il pm Paolo Sirleo nel processo d’appello col rito ordinario scaturito dall’inchiesta che nel novembre 2020 portò all’operazione Basso Profilo, condotta dalla Dia di Catanzaro contro una presunta cricca affaristico-mafiosa.
BASSO PROFILO, CON LE CONDANNE CHIESTE L’ACCUSA AUSPICA UNA SENTENZA PIÙ DURA
Le pene più elevate, a 30 anni di reclusione ciascuno, sono proposte di conferma della sentenza di primo grado per l’imprenditore di Sellia Marina Antonio Gallo, detto “il principino”, considerato vicino al clan Trapasso di San Leonardo di Cutro, e per il catanzarese Umberto Gigliotta, ritenuto l’immobiliarista delle cosche, anche lui vicino ai Trapasso. In primo grado spiccavano, tra le dieci assoluzioni, quelle di Tommaso e Saverio Brutto, padre e figlio, rispettivamente ex consigliere comunale di minoranza a Catanzaro ed ex assessore a Simeri Crichi.
BASSO PROFILO, I POLITICI
In secondo grado l’accusa chiede 6 anni per Saverio Brutto e 8 anni per Tommaso Brutto. I Brutto erano accusati di aver individuato la figura di Gallo mettendolo in contatto con l’ex assessore regionale Francesco Talarico, che nel troncone processuale svoltosi col rito abbreviato ha avuto ridotta la pena a 1 anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) rispetto ai 5 anni inflitti in primo grado, essendo stato riqualificato il reato di voto di scambio politico-mafioso in corruzione elettorale.
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BASSO PROFILO, GRUPPO IMPRENDITORIALE MAFIOSO
Il gruppo imprenditoriale mafioso, secondo l’accusa, si sarebbe proposto di espandersi in Albania introducendosi nei gangli della pubblica amministrazione del Paese delle aquile e fondamentale sarebbe stato l’ausilio apportato da Ercole D’Alessandro, ex luogotenente della Guardia di finanza, condannato a 6 anni e 8 mesi. Il pm per lui chiede un aggravamento di pena a 10 anni. Sei anni e sei mesi erano stati inflitti al boss di Roccabernarda Antonio Santo Bagnato, ritenuto al vertice di un’organizzazione dedita all’emissione di fatture false. Per lui la richiesta è di conferma. In primo grado spiccava anche la condanna a 3 anni per il presidente dell’Ance di Crotone Giovanni Mazzei, ma in appello per lui l’accusa chiede 6 anni e 4 mesi. Spiccava anche l’assoluzione per l’ex presidente dei giovani industriali della provincia pitagorica Glenda Giglio, nei confronti della quale in Appello vengono chiesti 7 anni.
Il pm Sirleo, applicato in Appello per questo processo, ripropone l’impianto accusatorio in cui la figura chiave è Gallo, che avrebbe utilizzato le proprie compagini aziendali per stipulare contratti di appalto e si sarebbe interfacciato con i politici, anche promettendo loro appoggio elettorale, grazie a pacchetti di voti di cui disponeva, per insinuarsi negli appalti.
BASSO PROFILO, LE CONDANNE CHIESTE IN APPELLO
Ma ecco le richieste, posizione per posizione (in parentesi le decisioni di primo grado).
- Henrik Baci (48), albanese: 7 anni (mentre in primo grado la condanna era di 2 anni).
- Elena Banu (53), nata in Romania e residente a Sellia Marina: 3 anni e 4 mesi (3 anni e 4 mesi).
- Antonio Santo Bagnato (57), di Roccabernarda: 6 anni e 6 mesi (6 anni e 6 mesi).
- Saverio Brutto (35) di Catanzaro: 6 anni (mentre in primo grado i giudici lo avevano assolto).
- Tommaso Brutto (61), di Catanzaro: 8 anni (mentre in primo grado i giudici lo avevano assolto).
- Maria Rosaria Caliò (55), di Catanzaro: 3 anni e 8 mesi (3 anni e 8 mesi).
- Eliodoro Carduccelli (46), di Catanzaro: 12 anni (8 anni).
- Ilenia Cerenzia (26), di Cotronei: 6 anni ((mentre in primo grado la condanna era di 4 anni e 5 mesi).
- Nicola Cirillo (57), di Cirò Marina: 2 anni e 8 mesi (2 anni e 8 mesi).
- Ercole D’Alessandro (67), di Catanzaro: 10 anni (6 anni e 8 mesi).
- Vincenzo De Luca (45), di Catanzaro: 3 anni (mentre in primo grado i giudici lo avevano assolto).
- Antonella Drosi (68), di Catanzaro: 2 anni (2 anni).
- Santo Faldella (40), di Squillace: 5 anni (4 anni e 10 mesi).
- Antonello Formica (61), di Settingiano: 6 mesi (6 mesi).
- Antonio Gallo (44), di Sellia Marina: 30 anni (30 anni).
- Francesco Gallo (70), di Sersale: 5 anni (4 anni e 2 mesi).
- Glenda Giglio (43), di Catanzaro: 7 anni (mentre in primo grado i giudici l’avevano assolta).
- Umberto Gigliotta (41), di Catanzaro: 30 anni (30 anni).
- Odeta Hasaj (57), albanese: 4 anni e 2 mesi (4 anni e 2 mesi).
- Giuseppe Lamanna (38), di Sellia Marina: 2 anni (2 anni).
- Andrea Leone (56), di Catanzaro: 20 anni (18 anni).
- Francesco Lerose (53), di Catanzaro: 9 anni (mentre in primo grado i giudici avevano condannato a 4 anni e 8 mesi).
- Ieso Marinaro (60), di Catanzaro: 7 anni e 6 mesi (7 anni e 2 mesi).
- Giovanni Mazzei (66), di Crotone: 6 anni e 4 mesi (3 anni).
- Antonio Melino (56), di Crotone: 4 anni (mentre in primo grado i giudici lo avevano assolto).
- Giuseppe Liberato Paciullo (70), di Catanzaro: 4 anni e 4 mesi (4 anni e 4 mesi).
- Daniela Paonessa (48), di Catanzaro: 7 anni e 6 mesi (7 anni).
- Raffaele Posca (43), di Catanzaro: 2 anni (2 anni).
- Andrea Rosa (31), di Collegno: 4 anni e 2 mesi (4 anni e 2 mesi).
- Umberto Rotundo (26), di Catanzaro: 2 anni e 2 mesi (2 anni).
- Rolando Russo (40), di Sellia Marina: 3 anni e 4 mesi (3 anni e 4 mesi).
- Giovanni Servidio (36), di Rose: 3 anni e 4 mesi (3 anni e 4 mesi).
- Maurizio Silipo (65), di Lattarico: 3 anni e 8 mesi (3 anni e 8 mesi).
- Maria Teresa Sinopoli (47), di Squillace: 7 anni e 8 mesi (7 anni e 8 mesi).
- Rosa Talarico (36), di Sellia Marina: 6 anni (4 anni e 6 mesi).
- Matteo Tarantino (34), di Catanzaro: 3 anni (3 anni).
- Luca Torcia (33), di Roccabernarda: 3 anni (2 anni e 7 mesi).
- Rosa Torcia (56), di Roccabernarda: 3 anni (3 anni e 9 mesi).
- Alberto Zavatta (39), di Borgia: 1 anno e 8 mesi (1 anno e 8 mesi).
- Claudio Zavatta (67), di Catanzaro: 1 anno e 8 mesi (1 anno e 8 mesi).
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