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Naufragio di Cutro, solidarietà del vicepremier Salvini e della parlamentare di Fdi, Sara Kelany, verso i militari per i quali la Procura di Crotone chiede il rinvio a giudizio
CUTRO (CROTONE) – Il vicepresidente del Consiglio e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, interviene in merito alla richiesta di rinvio a giudizio proposta dalla Procura di Crotone nei confronti di 6 ufficiali per omissione di soccorsi in relazione al naufragio di Cutro. Naufragio in cui, nella notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 persero la vita nei pressi della secca di Steccato di Cutro poco meno di un centinaio di migranti annegati nelle acque gelide dello Ionio dopo il naufragio del caicco su cui viaggiavano. «Solidarietà umana, professionale e politica ai sei militari» – dice Matteo Salvini. Il vicepremier e ministro continua: «Certi magistrati dovrebbero pensarci mille volte, prima di accusare donne e uomini che rischiano la vita tutti i giorni per salvare quella degli altri».
NAUFRAGIO DI CUTRO, SALVINI E LA KELANY AL FIANCO DEI SEI MILITARI
Il segretario nazionale della Lega non è l’unico a intervenire. Sara Kelany, deputata di Fratelli d’Italia e responsabile nazionale nel partito del dipartimento immigrazione, afferma: «Su questa tragedia abbiamo il dovere di fare chiarezza». Poi aggiunge: «Ma sono certa che questi servitori dello Stato riusciranno a dimostrare la loro estraneità rispetto alle accuse che gli vengono rivolte. Non ho dubbi sul fatto che il personale di Guardia di Finanza e Guardia Costiera – che solo nel 2023 ha salvato oltre 100mila vite in mare – abbia agito, anche in questo caso, con la consueta abnegazione e professionalità, e nel rispetto delle regole nazionali e internazionali. Mi auguro che sulla loro pelle non si facciano processi mediatici e che l’attenzione si concentri piuttosto sulle gravi responsabilità degli scafisti nella vicenda, di cui nel dibattito pubblico si parla molto poco».
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