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Maysoon Majidi in aula con l'avvocato Giancarlo Liberati

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Il Tribunale di Crotone respinge per la quinta volta l’istanza difensiva e così resta in carcere Maysoon Majidi


CROTONE – Il Tribunale penale di Crotone ha respinto per la quinta volta la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere con quella domiciliare per Maysoon Majidi, la 28enne attivista per i diritti delle donne iraniane arrestata il 31 dicembre 2023 a Crotone con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché ritenuta l’aiutante del capitano di una imbarcazione giunta sulla spiaggia nella località Gabella con a bordo 77 migranti. Da allora Majidi, che si è sempre professata innocente, è detenuta in carcere, prima a Castrovillari e ora a Reggio Calabria, in attesa che si concluda il processo attualmente in corso davanti ai giudici di Crotone, che la ascolteranno il prossimo 22 ottobre.
Secondo il collegio giudicante presieduto da Edoardo d’Ambrosio, non sono intervenuti cambiamenti nella posizione dell’imputata, nonostante siano emersi, nel corso dell’ultima udienza, elementi che sembravano essere favorevoli alla difesa.

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CROTONE, MAYSOON RESTA IN CARCERE

Per i giudici è ancora troppo complesso e da analizzare il contenuto dei cellulari di Majidi e del turco Artuk Ufuk, reo confesso che però “scagiona” l’imputata (per lui si procede a parte col rito abbreviato e l’accusa ha chiesto una condanna a 8 anni). Alla richiesta di scarcerazione dell’avvocato Giancarlo Liberati, si era opposta la pm Maria Rosaria Multari lamentando un potenziale inquinamento probatorio per il fatto che la difesa, ma anche la trasmissione televisiva delle Iene, siano riuscite a interloquire con un teste risultato irreperibile per la polizia federale tedesca. Il Tribunale ha evidenziato che rimane inalterato il pericolo di fuga, rilevato sempre dalla pm che ha fatto riferimento all’arresto dei due imputati allontanatisi insieme dopo lo sbarco.
In carcere la donna ha anche fatto lo sciopero della fame per alcune settimane. Il prossimo 17 ottobre, intanto, si terrà l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Catanzaro che dovrà decidere sulla scarcerazione dell’imputata.

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