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Il Palazzo di giustizia di Crotone

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Truffa dei ricevimenti nuziali, il pm chiede 5 condanne per il gruppo Balestrieri di Melissa. Coinvolto anche uno chef


MELISSA – Il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone Alessandro Rho ha chiesto cinque condanne e tre assoluzioni per una presunta maxi frode fiscale dei ricevimenti nuziali contestata a una nota famiglia di imprenditori turistici e a uno chef. Una una frode da 2,8 milioni. Almeno questo è l’importo di un sequestro preventivo per equivalente già scattato sui loro conti e sulle quote di importanti alberghi e ristoranti costituenti il patrimonio della società, comprensivo, tra l’altro, dell’hotel Napoleon (4 stelle) e del Grand hotel Balestrieri (5 stelle). Il processo si sta celebrando dinanzi al Tribunale penale di Crotone.

TRUFFA RICEVIMENTI A MELISSA, LE RICHIESTE FINALI: 5 CONDANNE E 3 ASSOLUZIONI

In particolare, il pm ha chiesto 4 anni e 9 mesi per Salvatore Balestrieri, di 68 anni, 2 anni e 4 mesi per Agostino Tonino Balestrieri (56), 3 anni e 1 mese per Antonio Balestrieri (45), tutti e tre di Melissa, 3 anni e 4 mesi ciascuno per la segretaria Laura De Luca (46), di Scandale e per lo chef Giacomo Graziano (56) di Cariati. Il pm ha chiesto l’assoluzione per Luigi Balestrieri (65), Francesco Balestrieri (60), Giuseppe Balestrieri (51), anche loro di Melissa.

LE ACCUSE

Per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Salvatore Balestrieri, coadiuvato dai fratelli, avrebbe svolto il ruolo di promotore e organizzatore sovrintendendo al metodo delle sotto fatturazioni dei corrispettivi ricevuti a fronte delle attività di ristorazione. Antonio Balestrieri, coadiuvato dal padre Salvatore, avrebbe gestito una contabilità parallela monitorando quella reale della Imt Balestrieri srl.

Lo chef e la segretaria sono ritenuti partecipi dell’associazione a delinquere in quanto il primo si sarebbe occupato di riscuotere i proventi dell’attività di ristorazione annotando quanto realmente percepito e quanto oggetto di ricevuta fiscale, la seconda redigendo la documentazione fiscale non veritiera.  Le accuse sono anche di evasione di imposte e redditi sul valore aggiunto e di aver ostacolato gli accertamenti mediante l’indicazione di elementi passivi fittizi.

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L’INCHIESTA SULLA TRUFFA DEI RICEVIMENTI CHE HA PORTATO ALLA RICHIESTA DI CONDANNE E ASSOLUZIONI

L’inchiesta scaturisce dalle denunce dei fratelli Francesco e Giuseppe contro il fratello maggiore, Salvatore, già amministratore unico della Imt Balestrieri, cui poi è succeduto Tonino.

Dalle denunce sarebbe emerso «uno scenario di sistematico occultamento di entrate», era detto nel provvedimento di sequestro, con riferimento alle cerimonie nuziali tenutesi presso le strutture in capo alla società.

LA DIFESA

Nelle prossime udienze la parola andrà ai difensori, gli avvocati Giovanni Mauro, Tiziano Saporito, Salvatore Iannotta, Mario Nigro, Ettore Zagarese.

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