Ricoverato per Covid, morì dopo la caduta dalla barella

CROTONE – In ospedale era ricoverato per Covid, ma è morto perché è caduto dalla barella mentre un operatore socio-sanitario e un’infermiera lo portavano a fare una Tac. Almeno questa è la tesi della Procura di Crotone, che ha chiuso le indagini sul decesso risalente al 16 luglio 2022.

Tre giorni prima accadde l’incidente a Francesco Iuliano, 58enne originario di Isola Capo Rizzuto e ricoverato per Covid, proprio mentre veniva trasportato con la barella dal suo letto della camera di degenza all’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone nella stanza dedicata appunto alla Tac. Secondo la pm Rosaria Multari, che ha coordinato l’attività svolta dai carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria della Procura, a causa di una scorretta manipolazione della leva di sicurezza della lettiga che determinava l’urto del capo di Iuliano contro il pavimento, due parasanitari, l’oss Giuseppe Greco, di Andali, e l’infermiera Sara Barresi, di Crotone, avrebbero appunto provocato la rovinosa caduta. Inoltre, avrebbero anche omesso la segnalazione dell’episodio nella cartella clinica e nel diario infermieristico.

Circostanza, quest’ultima, che avrebbe determinato un grave ritardo nelle cure mediche. Iuliano morì nonostante il trasferimento all’ospedale di Catanzaro, avvenuto a distanza di diverse ore – ormai era quasi passato un giorno – dal fatto, per cui l’intervento chirurgico sarebbe risultato inutile. L’autopsia fu disposta dalla Procura di Catanzaro per competenza territoriale.

I familiari di Iuliano, assistiti dall’avvocato Frank Mario Santacroce, hanno denunciato tutto alla Procura crotonese. L’esposto ha così innescato l’inchiesta che potrebbe sfociare in un processo a carico dei due operatori sanitari. I familiari della vittima hanno anche chiesto la sospensione dal servizio dei due dipendenti dell’Asp di Crotone per timore che la loro condotta negligente possa essere reiterata e hanno diffidato l’Azienda ad adottare le dette misure cautelari.