Nicolino Grande Aracri
3 minuti per la letturaCUTRO – «Guarda che se non vai dal notaio ti ci porto… o coricato o in piedi». Non siamo a Cutro o a Crotone o in Calabria. Le regole sono le regole, anche in Veneto, dove la ‘ndrangheta si era infiltrata nel tessuto socio-economico col collaudato modus operandi delle intimidazioni e delle false fatturazioni.
Ne è convinta anche la Terza Sezione penale della Corte d’appello di Venezia, che ha sostanzialmente confermato (tranne qualche lieve riduzione di pena) 30 condanne nel processo col rito abbreviato scaturito dall’inchiesta che tre anni fa portò all’operazione “Camaleonte”, condotta dai carabinieri contro un’organizzazione criminale di matrice ‘ndranghetista operante in Veneto, facente capo alla nota cosca di Cutro capeggiata dal boss Nicolino Grande Aracri, quella già al centro del processo Aemilia, il più grande mai celebrato contro le mafie al Nord. Oltre al gruppo ‘ndranghetistico è stata riconosciuta un’associazione a delinquere finalizzata a reati fiscali e riciclaggio. Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi definì l’operazione come «il colpo più duro inferto ai clan del Nord Est».
Sotto scacco un’articolazione nelle province di Padova e Vicenza della super cosca capeggiata da Michele Bolognino – per lui in primo grado era stata disposta la pena più elevata, a 13 anni e 4 mesi, ridotta in Appello a 11 anni e 4 mesi – originario di Locri ed esponente di vertice della cupola calabro-emiliana, già condannato nel processo Aemilia insieme a un altro degli imputati di spicco, il commercialista crotonese Donato Agostino Clausi, a cui sono stati comminati, invece, 12 anni.
Per il commercialista crotonese la pena è stata confermata e adesso è lui ad aver ottenuto la condanna più alta. Per il crotonese Pasquale Scida, difeso dall’avvocato Silvia Leto, la pena è scesa da 2 anni e 8 mesi a 2 anni essendo stata esclusa l’aggravante mafiosa. Oggetto illecito di “interessamento” erano imprenditori che subirono intimidazioni ed estorsioni fino alla spoliazione economica delle loro società con intestazione di quote agli imputati. Dagli iniziali “affari” di droga e prostituzione, l’organizzazione, attraverso prestiti a tassi usurari, con minacce e violenze, avrebbe acquisito piccole imprese in difficoltà per poi, mediante false fatturazioni, riciclare denaro e creare fondi neri.
Ecco le decisioni in Appello (in parentesi la sentenza di primo grado).Idriz Ahmetaj (53), Carmignano del Brenta (Pd): 1 anno e 2 mesi (1 anno e 10 mesi); Adriano Biasion (57), Piove di Sacco (Pd): 3 anni (3 anni); Gaetano Blasco (60), Cutro: 3 anni e 8 mesi (3 anni e 8 mesi); Francesco Bolognino (53), Locri: 6 anni e 4 mesi (6 anni e 4 mesi); Michele Bolognino (55), Locri: 11 anni e 4 mesi (13 anni e 4 mesi); Antonio Brugnano (46), Cutro: 4 anni, 4 mesi e 20 giorni (4 anni, 4 mesi e 20 giorni); Marco Carretti (39), Reggio Emilia: 1 anno, 10 mesi e 20 giorni (2 anni e 6 mesi); Donato Agostino Clausi (50), Crotone: 12 anni e 6 mesi (12 anni e 6 mesi); Carmine Colacino (48), nato a Cutro e residente a Bibbiano (Re): 2 anni, 4 mesi e 14 giorni (2 anni, 4 mesi e 14 giorni); Angelino Crispino (56), Frattamaggiore (Na): 2 anni, 5 mesi e 10 giorni (2 anni e 6 mesi); Tobia De Antoni (44), Portogruaro (Ve): 6 anni, 2 mesi e 20 giorni (6 anni, 2 mesi e 20 giorni); Giuseppe De Luca (58), Reggio Emilia: 1 anno, 10 mesi e 20 giorni (2 anni e 7 mesi); Rocco Devona (38), Crotone: 2 anni e 27 giorni (2 anni e 27 giorni); Gianni Floro Vito (44), Cutro: 6 anni e 20 giorni (6 anni e 20 giorni); Giulio Giglio (48), nato a Crotone e residente a Montecchio (Re): 4 anni e 4 mesi (4 anni e 6 mesi); Salvatore Innocenti (45), Reggio Emilia: 3 anni (3 anni); Sergio Lonetti (43), Melissa: 2 anni e 8 mesi (3 anni); Vincenzo Marchio (56), Cutro: 2 anni e 6 mesi (2 anni e 6 mesi); Antonio Mazzei (35), Reggio Emilia: 1 anno, 10 mesi e 20 giorni (2 anni e 6 mesi); Mario Megna (50), Crotone: 2 anni e 27 giorni (2 anni e 27 giorni); Antonio Muto (44), nato a Crotone e residente a Reggio Emilia: 2 anni, 4 mesi e 14 giorni (2 anni, 4 mesi e 14 giorni); Domenico Nardella (63), Mendicino (Cs): 2 anni e 4 mesi (2 anni e 4 mesi); Salvatore Paolini (44), nato a Crotone e residente a Reggio Emilia: 2 anni, 4 mesi e 13 giorni (2 anni, 4 mesi e 13 giorni); Giuseppe Richichi (43), Crotone: 11 anni e 8 mesi (6 anni e 6 mesi); Federico Schiavon (60), Padova: 8 mesi e 10 giorni (1 anno); Francesco Scida (59), Crotone: 3 anni (3 anni); Pasquale Scida (40), Crotone: 2 anni (2 anni e 8 mesi); Ilir Shala (44), nato in Jugoslavia e residente a Trevignano (Tv): 8 mesi e 10 giorni (1 anno); Sadik Shala (33), nato in Kossovo e residente a Montebelluna (Tv): 8 mesi (1 anno e 11 mesi) 10 mesi e 20 giorni; Mario Vulcano (43), Rocca di Neto: 4 anni, 5 mesi e 10 giorni (4 anni e 6 mesi).
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