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ISOLA CAPO RIZZUTO – Nove riduzioni e rideterminazioni di pena, tra cui quella per l’ex parroco Edoardo Scordio, condannato a 8 anni e 8 mesi a fronte dei 14 anni e 6 mesi inflittigli in primo grado, poiché, se l’accusa di associazione mafiosa resta in piedi, i reati di distrazione di fondi destinati ai migranti sono ormai prescritti.

Sette assoluzioni, tra cui spiccano quelle del docente di latino e greco in pensione e noto numismatico Pasquale Attianese, che era accusato di impossessamento di reperti, e della guardia carceraria Francesco Cantore, che era imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e in primo grado aveva avuto 10 anni. Un proscioglimento totale per prescrizione.

E condanne confermate per soli tre imputati, anche se per uno è stata revocata una sanzione accessoria.

Esce ridimensionata, dopo la decisione della Corte d’Appello di Catanzaro, la sentenza emessa nel giugno 2020 dal Tribunale penale di Crotone, che aveva disposto 20 condanne, delle quali il sostituto procuratore generale Domenico Guarascio aveva chiesto la conferma, nei confronti di altrettanti imputati che hanno scelto il rito ordinario nel processo scaturito dall’inchiesta che nel maggio 2017 portò all’operazione interforze Jonny, con cui fu fatta luce, tra l’altro, sui tentacoli della cosca Arena di Isola Capo Rizzuto sul Centro d’accoglienza S. Anna, tra le strutture per migranti più grandi d’Europa.

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La Dda di Catanzaro non aveva impugnato la sentenza di primo grado. Il pm Guarascio, che ha coordinato le indagini e seguito l’istruttoria dibattimentale in primo grado, è stato applicato anche in Appello al procedimento. Nel giugno 2020, la pena che fece più scalpore fu quella per l’ex parroco condannato a 14 anni e 6 mesi di reclusione per associazione mafiosa e altro. Ma furono 20 le pene disposte dal Tribunale penale di Crotone, per un totale di quasi 150 anni di carcere, e 15 le assoluzioni.

Il troncone processuale svoltosi col rito abbreviato si è concluso in Appello con condanne per 650 anni per 63 imputati. Attualmente agli arresti domiciliari a Rovereto, nell’istituto di carità intitolato ad Antonio Rosmini, il grande filosofo e teologo venerato dal 2007 come beato dalla Chiesa cattolica che nel centro in provincia di Trento nacque, e della cui dottrina Scordio si diceva seguace, l’ex parroco è ritenuto al vertice del sistema attraverso cui la cosca Arena avrebbe lucrato sul business dei migranti.

Il “gruppo economico” di cui faceva parte, con sbilanciamento, in termini di rapporti di forza, in favore di Leonardo Sacco, ex governatore della Misericordia di Isola – che nel filone del rito abbreviato si è beccato 20 anni – ma anche “socio occulto e amministratore di fatto” della società Quadrifoglio, principale azienda di catering servente il Cara, avrebbe, infatti, realizzato un vero e proprio affare sulla pelle dei profughi: le somme per la loro assistenza sarebbero state distratte per oltre un decennio, anche se i reati di malversazione sono stati dichiarati estinti per intervenuta prescrizione.

LA SENTENZA D’APPELLO DELL’OPERAZIONE JONNY

Ma ecco tutte le decisioni della Corte presieduta da Fabrizio Cosentino (tra parentesi la decisione assunta dai giudici di primo grado).

  • Fabrizio Arena, 42 anni, Isola Capo Rizzuto: 7 anni (7 anni);
  • Pasquale Attianese, 76 anni, Crotone: assolto (1 anno e 11 mesi);
  • Francesco Cantore, 47 anni, Scandale: assolto (10 anni);
  • Salvatore Colacchio, 51 anni, Isola Capo Rizzuto: 7 anni e 9 mesi (10 anni e 6 mesi);
  • Aurora Cozza, 50 anni, Isola Capo Rizzuto: 2 anni e 2 mesi (5 anni);
  • Luigi Gareri, 64 anni, Isola Capo Rizzuto: assolto (9 anni);
  • Vincenzo Godano, 35 anni, Crotone: 1 anno e 6 mesi (1 anno e 6 mesi);
  • Pasquale Gualtieri, 60 anni, Isola Capo Rizzuto: 3 anni e 1 mese (4 anni e 1 mese);
  • Maria Lanatà, 50 anni, Isola Capo Rizzuto: 2 anni e 4 mesi (6 anni e 6 mesi);
  • Nicola Maiorino, 47 anni, Pagani: 3 anni e 4 mesi (3 anni e 4 mesi);
  • Antonio Manfredi, 44 anni, Isola Capo Rizzuto: 11 anni e 1 mese (16 anni);
  • Tommaso Mercurio, 57 anni, Isola Capo Rizzuto: assolto (2 anni);
  • Salvatore Pizzimenti, 61 anni, Isola Capo Rizzuto: prescrizione (1 anno e 6 mesi);
  • Domenico Poerio, 48 anni, Isola Capo Rizzuto: assolto (12 anni);
  • Pasquale Poerio, 48 anni, Isola Capo Rizzuto: 3 anni e 8 mesi (5 anni e 8 mesi);
  • Ercolino Raso, 50 anni, Isola Capo Rizzuto: 2 anni e 2 mesi (7 anni);
  • Antonio Saporito, 44 anni, Petilia Policastro: assolto (6 anni e 8 mesi);
  • Edoardo Scordio, 75 anni, Isola Capo Rizzuto: 8 anni e 8 mesi (14 anni e 6 mesi);
  • Giuseppe Tipaldi, 55 anni, Isola Capo Rizzuto: assolto (4 anni);
  • Luigi Ventura, 58 anni, Isola Capo Rizzuto: 1 anno (1 anno e 6 mesi).

Appello Operazione Jonny: La soddisfazione del collegio difensivo

Incassa, in molti casi con soddisfazione, il collegio difensivo, composto dagli avvocati Giuseppe Mario Aloi, Antonio De Meco, Luigi Frustaglia, Pasquale Le Pera, Graziella Maietta, Pino Napoli, Mario Nigro, Tiziano Saporito, Giuseppe Tortora, Luigi Villirilli, Gregorio Viscomi e altri.

In particolare, gli avvocati Aloi e Tortora sottolineano il dato dell’assoluzione di Cantore, ispettore della polizia penitenziaria. «La sentenza assolutoria con formula piena riabilita l’appartenente alle forze dell’ordine – dicono i difensori – che ha sempre osservato disposizioni di legge e regolamenti ed era stato travolto dalle accuse. Riconquista serenità ma il segno rimane».

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