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CROTONE – Peculato e falso: sono le accuse per le quali è stato sottoposto agli arresti domiciliari, misura poi sostituita con la sospensione dal servizio, Riccardo Mischi, assistente capo della polizia di Stato di origine veneta in servizio presso la Questura di Crotone, all’Ufficio Passaporti.

Le accuse hanno a che fare proprio con l’attività relativa all’emissione e al rinnovo dei passaporti in quanto l’indagato si rendeva disponibile con gli utenti a fare personalmente i versamenti per le pratiche che non eseguiva, secondo l’accusa, in quanto avrebbe trattenuto i soldi da loro anticipati.

Una decina gli episodi contestati per cui, se si considera che ogni pratica si aggira sui 100 euro, l’importo del peculato ammonterebbe a circa mille euro.

Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura e coordinate dal pm Pasquale Festa, che ha chiesto l’emissione della misura proprio ieri gradata dal gip Romina Rizzo in seguito alla sostanziale ammissione dei fatti da parte dell’indagato nel corso di un interrogatorio svoltosi alla presenza dei suoi difensori, gli avvocati Giuseppe Barbuto e Luca Tolone.

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