La Questura di Crotone
1 minuto per la letturaCROTONE – Sta divenendo virale, circolando via Whatsapp e sui social, un video in cui un ragazzino viene pestato selvaggiamente, all’interno di uno stabile diroccato, da un altro minorenne mentre altri giovanissimi riprendono la brutta scena incitando alla violenza.
«Ne vuoi ancora? Posso andare avanti un’altra mezz’ora». E giù pugni e calci, perfino una testata, mentre la vittima si copre il volto con le mani e perde sangue vistosamente. Soltanto alla fine si sente una voce fuori campo che dice “basta”. La polizia ha già individuato l’autore dell’aggressione compiuta lo scorso dicembre.
«Quanto accaduto – è detto in un comunicato della Questura – deve essere stigmatizzato e pertanto si invita la cittadinanza a denunciare alle forze di polizia eventuali analoghe situazioni, al fine di prevenire il compimento di gesti emulativi». La Questura ha inoltre invitato la popolazione a non diffondere sul web il video.
Sull’episodio è intervenuto il sindaco, Vincenzo Voce. «Ho provato profondo dolore nel guardare le immagini diffuse in rete, davanti a quella violenza incredibile ed ingiustificabile. L’intervento delle Forze dell’Ordine che hanno prontamente identificato i responsabili è sicuramente un elemento che conforta».
L’autore dell’aggressione è figlio di un noto pugile che, con un post su Facebook, ha condannato il gesto «come padre, come atleta e come cittadino». Sul caso indaga la Procura presso il Tribunale dei minorenni di Catanzaro. L’avvocato Francesco Verri, incaricato dalla famiglia del ragazzo pestato, invita gli utenti dei social e fermare la diffusione dei video.
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