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CROTONE – Sono iniziate, a 13 anni dalla sentenza che sancì la definitiva confisca e a 25 anni dal primo decreto di sequestro, le demolizioni delle abitazioni abusive della famiglia Grande Aracri nella località Capo Colonna, a due passi dai resti del tempio magnogreco.

Nei giorni scorsi il Comune aveva affidato per 108mila euro l’incarico alla ditta Socea per la demolizione di tre delle cinque villette realizzate, su un’area di inedificabilità assoluta, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Pendono contenziosi amministrativi, davanti al Tar della Calabria, in relazione ad altre due villette.

I manufatti furono realizzati dai fratelli del boss di Cutro Nicolino Grande Aracri: Antonio, Francesco, Giovanna, Rosario e Maria. La cornice di sicurezza è garantita dalla polizia di Stato. Sul posto è intervenuto il questore di Crotone, Massimo Gambino

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