La Torrevecchia di Isola Capo Rizzuto
1 minuto per la letturaISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – L’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole e altri sette tra ex amministratori, tecnici comunali ed esterni e proprietari di fabbricati abusivi, sono stati assolti da tutte le accuse nel processo scaturito da un’indagine dei carabinieri su presunte irregolarità nell’utilizzo di finanziamenti per progetti di risanamento ambientale che sarebbero stati deliberati a beneficio, tra l’altro, di prossimi congiunti dei politici in carica all’epoca dei fatti contestati.
Lo ha deciso il Tribunale penale di Crotone presieduto da Abigail Mellace. In una precedente udienza il pm Luisiana Di Vittorio aveva chiesto condanne a tre anni di reclusione ciascuno per la Girasole, l’ex vice sindaco Anselmo Rizzo, Raffaele Muraca, Giuseppe Riillo, Natale Giuseppe Calabretta, Antonio Muraca; quattro anni e sei mesi per Antonio Otranto; un anno di arresto per Pasquale Loprete. Quest’ultimo è stato assolto perché il fatto non costituisce reato; gli altri sette perché il fatto non sussiste. Sono cadute ipotesi di abuso d’ufficio e varie violazioni delle norme ambientali e paesaggistiche contestate a vario titolo agli imputati.
Secondo l’accusa, sarebbe stato impedito il consolidamento della località Torrevecchia, gravata da fenomeni di dissesto idrogeologico, e sarebbe stato alterato l’habitat protetto a discapito di un’area fortemente a rischio e non inclusa negli interventi urgenti.
Nel marzo 2016, col rito abbreviato, i fratelli Antonio Domenico e Pietro Lo Prete erano stati condannati a nove mesi di arresto per lottizzazione abusiva, ma erano stati disposti anche alcuni proscioglimenti. I particolari della sentenza nell’edizione del Quotidiano in edicola mercoledì.
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