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CROTONE – Da oggi i pescatori di Crotone e Le Castella entrano in stato di agitazione e da domani, 29 giugno, sospenderanno ogni attività lavorativa in segno di protesta per il mancato riconoscimento delle Royalty (LEGGI) versate come indennizzo per le limitazioni che subisce da lungo tempo la pesca.
Lo annuncia in una nota Confcooperative Calabria. «Da anni la marineria di Crotone e Le Castella – è scritto nella nota – è impegnata nella lotta pacifica ma serrata, al fine di vedersi nuovamente corrispondere le somme versate dalla Società ENI alla Regione Calabria e ai Comuni territorialmente interessati dall’attività estrattiva di idrocarburi liquidi e gassosi nelle acque antistanti la costa crotonese. Le quote di spettanza della marineria, sono state versate ai legittimi beneficiari dal 1999 fino all’anno di estrazione 2013, dopodiché, un discutibile Accordo di Programma siglato il 22 febbraio 2017 alla Cittadella Regionale dai rappresentanti della Regione Calabria e rappresentanti dei Comuni di Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Cutro, Strongoli, Melissa, Cirò Marina, Crucoli e Cirò, ha escluso d’imperio la partecipazione dei pescatori alla distribuzione delle risorse disponibili.
«L’insistenza sulla terra ferma, così come nelle acque territoriali, di impianti estrattivi, notevolmente impattanti – si legge ancora nel comunicato – richiede necessariamente attenzione e monitoraggio verso i bisogni e le esigenze della popolazione che vive e opera nei dati territori. Questa e non altre, deve essere l’unica metodologia operativa, in quanto potenzialmente in grado di creare sinergie e dinamiche orientate allo sviluppo reale dei territori. Diversamente si avrebbe la miope occupazione e sfruttamento di risorse naturali, per un periodo più o meno lungo, ma strettamente funzionale esclusivamente ad esigenze imprenditoriali, e agli equilibri di bilancio degli Enti interessati».
«Ritenendo valide e meritevoli le istanze del comparto pesca e indotto della pesca di Crotone e Le Castella – conclude la nota – l’Alleanza delle Cooperative Calabria è al fianco dei lavoratori del settore per garantire sostegno alla causa a difesa dei diritti negati».
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