Botte e soprusi alla compagna
1 minuto per la letturaUn incubo fatto di botte, insulti e minacce alla compagna; un crescendo di violenza da parte del 30enne di Cirò Marina, culminato con il disperato tentativo di suicidio della donna.
CIRÓ MARINA (CROTONE)- Un calvario durato oltre un anno per una donna del crotonese costretta a subire continue violenze e vessazioni al punto da indurla anche ad un tentativo di suicidio. Nei giorni scorsi, i carabinieri hanno arrestato un trentenne di Cirò Marina con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. Il provvedimento cautelare emesso dal gip di Crotone su richiesta della Procura.
L’uomo, stando a quanto ricostruito dalle indagini, avrebbe sottoposto la compagna a continue violenze fisiche, psicologiche e morali, anche in presenza del figlio minore. Continue aggressioni fisiche, psicologiche e morali, ma anche percosse, insulti e minacce è quanto la donna è stata costretta a subire da parte del compagno. Sembrerebbe che, negli episodi di violenza perpetrate dall’uomo questo fosse in uno stato di abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.
Un crescendo di violenza che avrebbe anche spinto la donna a un disperato tentativo di suicidio, ingerendo della candeggina. Dopo il tentativo di suicidio la donna avrebbe trovato il coraggio di abbandonare il tetto coniugale.
Ma le violenze non si sono fermate nemmeno dopo la separazione. L’uomo avrebbe infatti continuato a pedinarla, tartassarla di telefonate anonime ed intralciare le nuove relazioni amicali. Arrivando anche ad informarsi sull’ubicazione delle abitazioni delle persone da lei frequentate, inducendo così la donna a ritenere che queste persone potessero subire a loro volta atti di violenza proprio per causa sua.
L’arresto all’uomo di Cirò Mattina che usava botte e soprusi alla compagna è scattato in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Crotone. L’uomo è stato condotto in carcere.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA