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Personale dell'Ispettorato del lavoro

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CROTONE – Due «aziende fantasma» sono state individuate e sequestrate in due distinte attività svolte dal personale dell’Ispettorato del Lavoro e dai militari del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro, insieme all’Arma territoriale e alla Questura di Crotone.

Secondo quanto riferisce un comunicato dell’Ispettorato del lavoro di Crotone, «nel corso delle attività è emerso che in un cantiere edile ed in una falegnameria, attivi in due distinti comuni della provincia di Crotone, venivano svolte attività economiche e di impresa in forma abusiva, da parte di persone cioé non iscritte alla Camera di Commercio e completamente sconosciute alla Pubblica amministrazione e alla fiscalità generale. Attività “invisibili” svolte nel più completo ed evidente spregio delle regole e in cui veniva messa a rischio la sicurezza del lavoro, non venivano pagate le tasse, rispettati i contratti di lavoro e le leggi sull’ambiente, versati i contributi assicurativi e previdenziali, esponendo a rischi lavoratori e utilizzatori dei servizi. Imprese completamente abusive che praticavano conseguentemente sleale concorrenza sul mercato nei confronti di tutte quelle aziende che operano nella legalità e che anche in tal modo vengono messe a rischio della propria sussistenza economica. Un fenomeno sottotraccia che sempre più spesso, come in questo caso, emerge all’evidenza grazie alla concreta, integrata e funzionale attività degli Enti e delle istituzioni preposte, tra i quali l’Ispettorato nazionale del lavoro svolge un ruolo fondamentale di presidio del territorio nel rispetto delle leggi».

Secondo l’Ispettorato, di tratta di «un altro segnale di quanto occorra ancora fare sul piano dei controlli nei settori più a rischio, e soprattutto di quanto occorra ancora agire sul piano culturale e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica per far prevalere la “cultura” della legalità».

Nel corso dell’attività sono stati denunciati all’autorità Giudiziaria i due datori di lavoro di fatto, ritenuti entrambi responsabili, a vario titolo, di non avere sottoposto i lavoratori alle prescritte visite mediche e adempiuto alla formazione e informazione relativa alla sicurezza dei lavoratori stessi. Uno dei due datori è stato inoltre denunciato per reati in materia ambientale. Gli ispettori hanno inoltre proceduto al sequestro penale di un fabbricato e dei locali adibiti all’attività risultata illecita. I quattro quattro impiegati nelle due aziende, inoltre, sono risultati «in nero».

Nell’ambito dell’attività ispettiva che é stata condotta sono state contestate sanzioni amministrative, elevate ammende per sanzioni penali e recuperati contributi previdenziali ed assicurativi per un importo complessivo di circa 28 mila euro.

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