Il luogo dell'omicidio
1 minuto per la letturaCROTONE – Resta in carcere Salvatore Gerace, il 57enne pluripregiudicato accusato dell’omicidio del 18enne Giuseppe Parretta, assurdamente freddato lo scorso 13 gennaio (LEGGI LA NOTIZIA) nella sede dell’associazione “Libere donne”, presieduta dalla madre, Katia Villirillo, che ha assistito alla tragedia insieme agli altri suoi figli minorenni, una sedicenne e un dodicenne, e alla fidanzatina del ragazzo, Ester Di Paola.
SCOPRI TUTTE LE NOTIZIE SULL’OMICIDIO DI GIUSEPPE PARRETTA
È stata respinta dal Tribunale del riesame di Catanzaro la richiesta di revoca della misura cautelare, avanzata dall’avvocato Francesco Garofalo, basata su un difetto di notifica del provvedimento restrittivo emesso dal gip del Tribunale di Crotone Michele Ciociola.
LEGGI LA NOTIZIA CON LE DICHIARAZIONI DEL KILLER AL GIP
Intanto, procede a ritmo serrato l’inchiesta condotta dalla Squadra Mobile della Questura e coordinata dal pm Alfredo Manca, che nei giorni scorsi ha disposto il sequestro di un videoregistratore e di alcune cassette nell’abitazione dell’indagato, che aveva già consegnato un video ai carabinieri sostenendo che la scena del delitto sarebbe stata filmata e che conterrebbe elementi a suo discarico, con riferimento alla tesi, assolutamente ritenuta inattendibile dagli inquirenti, di una legittima difesa.
I particolari nell’edizione in edicola oggi del Quotidiano del Sud
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA