X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Il movente sarebbe da ricondurre a questioni sentimentali

CIRO’ MARINA (CROTONE) – Trent’anni di reclusione. È la condanna inflitta dal gup del Tribunale di Crotone Francesca Familiari a Salvatore Fuscaldo, il bracciante agricolo 50enne reo confesso dell’omicidio di Antonella Lettieri, la commessa 42enne massacrata in casa sua la sera dello scorso 8 marzo. È stata accolta in toto la richiesta del pm Alfredo Manca. Il gup ha disposto anche una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro ciascuno in favore delle sei sorelle della vittima, presenti in aula, così come Fuscaldo, rimasto impassibile alla lettura della sentenza. L’avvocato di parte civile Mariano Salerno aveva chiesto un milione a testa per le sue assistite.

SCOPRI IL DOSSIER DINAMICO CON TUTTI GLI ARTICOLI
SULL’OMICIDIO DI ANTONELLA LETTIERI

Qualche momento di tensione fra una delle sorelle di Antonella e l’unico imputato per il brutale delitto, poca cosa rispetto alle urla dell’udienza preliminare, nel corso della quale fu ammessa una perizia del criminologo Sergio Caruso, sulla scorta della quale il difensore, l’avvocato Francesco Amodeo, contesta le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, che invece sono state riconosciute dal gup. La sentenza, pronunciata a conclusione di un’udienza svoltasi a porte chiuse, rispecchia sostanzialmente le risultanze dell’indagine su un caso che ha suscitato clamore.

Intanto, viaggerebbero verso l’archiviazione le posizioni della moglie di Fuscaldo, la 48enne Francesca Avena, e del figlio Francesco, 26enne, difesi dall’avvocato Mario Nigro.

Il movente? Fuscaldo lo avrebbe fatto perché, a suo dire, si sentiva ricattato dalla donna con cui lui, uomo sposato, aveva una relazione da sei, forse sette anni. Ma da alcune testimonianze è emerso che l’imputato non avrebbe tollerato che Antonella si facesse un’altra vita, poiché frequentava un suo coetaneo. La confessione andò in scena nel carcere di Castrovillari, dove è ancora detenuto, nel reparto Sex Offenders. Gli investigatori avevano comunque individuato una serie di riscontri, tramite la prova del Dna, rispetto a una mole impressionante di indizi.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE