Nicola Flotta
1 minuto per la letturaCROTONE – Nicola Flotta, 59 anni, imprenditore turistico. C’è anche lui tra le persone raggiunte da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso nell’ambito dell’operazione “Stige” contro la cosca Farao Marincola (LEGGI).
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SULL’OPERAZIONE “STIGE”
Amministratore unico della società “Tourist-Service A.T.R.R. Srl” di Mandatoriccio e proprietario del castello Flotta, uno dei ristoranti più in voga per cerimonie e matrimoni, l’imprenditore è stato sempre molto legato al “boss delle cerimonie”, Antonio Polese, scomparso poco tempo e volto noto della televisione, dal quale voleva apprendere i segreti del successo.
Flotta è accusato tra l’altro di associazione a delinquere di stampo mafioso e nel suo imponente ristorante si sarebbero svolte decine di cerimonie di famiglie mafiose, molte delle quali offerte totalmente dall’imprenditore alla cosca Farao Marincola.
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L’imprenditore Flotta, secondo l’accusa, avrebbe stretto un patto con i plenipotenziari della cosca cirotana, in forza del quale, dietro l’implementazione del proprio portafogli clienti, si impegnava a finanziare stabilmente il sodalizio, sia organizzando banchetti per gli esponenti della cosca e loro familiari senza pretendere nulla in cambio, sia versando in una percentuale degli introiti della propria attività imprenditoriale.
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Tra le altre contestazioni, anche quella di illecita concorrenza con minacce e violenza, insieme al boss di Casabona Francesco Tallarico. I due avrebbero costretto l’amministratore di un noto hotel a restituire i soldi anticipati per due matrimoni, spostando le cerimonie nella propria struttura.
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