1 minuto per la lettura
Nel provvedimento figurano aziende ed immobili allocati a Crotone e a Pavia
CROTONE – La Guardia di Finanza di Crotone ha sottoposto a confisca un patrimonio di circa 2,5 milioni di euro, nei confronti di vari esponenti cosca di ‘ndrangheta della famiglia Arena di Isola Capo Rizzuto, già oggetto di sequestro anticipato nel dicembre 2016.
Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto presso la Dda, Vincenzo Luberto e dal Sostituto Procuratore della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio.
I destinatari dei provvedimenti sono Nicola Arena (80 anni), Massimo Arena (58), Pasquale Arena (50), Salvatore Arena, (26), Francesco Ponissa (57) e Luigi Tarasi (54), condannati a vario titolo – ad esclusione di Pasquale Arena – per i reati di turbata libertà degli incanti, estorsione, usura, caratterizzati dalla circostanza aggravante dell’utilizzo del metodo mafioso.
A tale risultato i Finanzieri calabresi sono pervenuti ponendo in essere articolate indagini di polizia giudiziaria ed economica finanziaria espletate attraverso un capillare controllo economico del territorio, effettuato mediante pedinamenti, osservazioni, nonché accertamenti bancari e l’incrocio delle informazioni acquisite con i dati rilevati dalle banche dati in uso al Corpo della Guardia di Finanza.
Nello specifico, l’esecuzione del provvedimento da parte delle Fiamme Gialle calabre ha portato sia all’applicazione della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza, nei confronti dei soggetti, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, sia alla confisca, quale epilogo dell’illecito arricchimento di numerosi beni immobili allocati nelle provincie di Crotone e Pavia, diverse aziende operanti nei settori della coltivazione mista di cereali ed ortaggi e del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e bevande, nonché polizze assicurative.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA