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Un momento della fiaccolata per Antonella Lettieri

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Mentre le indagini sulla morte di Antonella Lettieri proseguono in attesa dei risultati del Dna, la famiglia affida ad una lettera le proprie riflessioni all’indomani della fiaccolata svoltasi a Cirò Marina in ricordo della donna.

CIRÒ MARINA (CROTONE) – Mentre le indagini sulla morte di Antonella Lettieri, la donna uccisa a Cirò Marina (LEGGI LA NOTIZIA), proseguono in attesa dei risultati del Dna (LEGGI LA NOTIZIA), la famiglia della vittima affida ad una lettera le proprie riflessioni all’indomani della fiaccolata svoltasi a Cirò Marina in ricordo della donna. «In un momento così tragico e doloroso – si legge nel testo – quando si cercano risposte dove la ragione non riesce ad arrivare, il sostegno così partecipato e sentito da parte di tutti è in grado di offrire la forza necessaria ad andare avanti. Le migliaia di persone che ieri hanno preso parte alla fiaccolata in ricordo di Antonella, con silenziosa compostezza, rappresentano lo spirito indomito di chi cerca la verità».

La famiglia Lettieri, per il tramite del legale Mariano Salerno, ha ringraziato per la grande partecipazione al corteo .

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SULL’OMICIDIO DI ANTONELLA LETTIERI

«Per questo sostegno denso di coraggio e sobrietà – si legge nella lettera – la famiglia di Antonella intende ringraziare tutti coloro i quali hanno preso parte alla manifestazione di ieri. Dalle forze politiche, anche nelle persone del Presidente della Regione Mario Oliverio, della senatrice Doris Lo Moro e del presidente della Provincia di Crotone Nicodemo Parrilla, che con la loro presenza hanno dimostrato un concreto sostegno alla causa; ai sindaci tutti del comprensorio, uniti per una nobile ragione comune».

Inoltre, i familiari della donna hanno espresso «un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine, in particolar modo al capitano Alessandro Epifano, comandante la Compagnia dei Carabinieri di Cirò Marina ed al colonnello Salvatore Galliano, comandante provinciale dei Carabinieri di Crotone, i quali con integerrimo attaccamento al dovere, coordinati dal pm Alfredo Manca, lavorano incessantemente alla ricerca della acclamata e richiesta verità. Un ringraziamento va altresì alle associazioni tutte, encomiabili nell’organizzazione e nello svolgimento della fiaccolata; alle scuole, che hanno portato attraverso i piccoli alunni la purezza e la semplicità nelle strade. Alla cittadinanza tutta, che con contegnoso silenzio ha accompagnato questo sincero ricordo volto alla povera Antonella». «La fiducia nelle Istituzioni – conclude la lettera – è tanta, sincera ed incondizionata. Di conseguenza, si ripone tutta la speranza negli organi inquirenti, affinché facciano chiarezza su quel che è veramente accaduto ed affinché l’autore di tanta crudeltà, possa essere presto affidato all’autorità giudiziaria. C’è bisogno di Giustizia, per cancellare un gesto così barbaro e spregevole, che, si spera, dal profondo del cuore, venga punito con altrettanta fermezza, come tutti ieri hanno chiesto». 

La grande partecipazione alla fiaccolata: oltre 2 mila persone in strada

di PATRIZIA SICILIANI

Il grido di dolore, «giustizia per mia sorella», lanciato da una delle cinque sorelle della povera Antonella Lettieri, massacrata senza pietà dal suo assassino, ha accolto il corteo notturno con le fiaccole accese, che si è snodato, ieri, per iniziativa della giunta Parrilla, dalla piazza del municipio fino alla casa del delitto. La stretta congiunta della vittima ha atteso l’arrivo della folla all’altezza delle “Sante Croci“, ossia delle tre croci che simboleggiano il calvario e danno il nome al popoloso quartiere.

Una scelta emblematica, che è stata accolta con un lunghissimo, commosso, applauso dai partecipanti. E, stando al calcolo fatto dalla polizia di Crotone, che ha scortato il questore, Claudio Sanfilippo, c’erano oltre duemila partecipanti. Nel luogo del raduno, piazza Kennedy, alle ore 19 in punto, si sono ritrovati il sindaco Parrilla, che indossava la fascia blu della Provincia, essendo anche il presidente dell’ente intermedio, la senatrice Doris Lo Moro, il deputato Nicodemo Oliverio, il governatore della Calabria, Mario Oliverio, la consigliera regionale Flora Sculco, il viceprefetto Eugenio Pitaro, molti sindaci, i rappresentanti di tutte le Forze dell’Ordine e della Polizia municipale, anche del circondario, sindacalisti e tantissime donne, giovani, adulti, bambini. Facendosi strada tra i gonfaloni dei Comuni, le insegne distintive delle associazioni, i palloncini bianchi, rossi e rosa, è arrivata persino una troupe della popolare trasmissione di Raitre, “Chi l’ha visto?” L’inviata ha intervistato il governatore Oliverio, che aveva appuntato sulla giacca il fiocco rosso simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

«Sono qui per esprimere la mia vicinanza alla famiglia della vittima e alla comunità di Cirò Marina e per dire che la Calabria tutta è schierata contro la violenza e contro il femminicidio, i veri valori della nostra regione sono quelli della tolleranza e del rispetto», ha dichiarato, subito dopo, lo stesso Oliverio al Quotidiano. La sua vicinanza e la solidarietà alla famiglia Lettieri e alla comunità cirotana le ha espresse altresì la senatrice Doris Lo Moro. Il deputato Nicodemo Oliverio ha inteso invece mettere in risalto «la grande, immensa, fiaccolata, una marcia silenziosa, infinita, che ha visto partecipare migliaia di persone, tantissimi giovani». Il suo pensiero è andato, quindi, all’urlo di dolore della signora Rita Lettieri, una delle sorelle della sfortunata Antonella.

«E’ un urlo che invoca giustizia per una donna uccisa in modo spietato, Cirò Marina, tutta la Calabria, hanno fatto sentire, questa sera, la voce dei giusti e degli onesti». Indirettamente, alla struggente richiesta di giustizia ha risposto il questore Sanfilippo: «L’omicidio è un reato assolutamente grave, questo è ancora più grave, perché è stato commesso con un’inaudita disumanità, io sono convinto che a breve riusciremo a capire chi sono i responsabili». Il questore si è detto colpito dalla «partecipazione di un’intera comunità, è un fatto a mio avviso positivo».

La sua partecipazione alla fiaccolata? «Era giusto testimoniare la presenza dello Stato e delle istituzioni e partecipare al dolore della famiglia». Era assente “giustificato” il capitano dei carabinieri, Alessandro Epifanio, impegnato a risolvere il giallo di via Cilea, ovvero l’assassinio brutale di una donna tranquilla, benvoluta da tutti. Il corteo si è sciolto nel luogo del delitto, dopo una preghiera recitata dal parroco, don Gianni Filippelli.

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