I migranti giunti tra i bagnanti
2 minuti per la letturaISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Sbarco di migranti tra i bagnanti. E’ accaduto oggi in località Le Cannella di Isola Capo Rizzuto, dove è scattato l’allarme per l’arrivo di un barcone. Sul posto è intervenuta la Capitaneria di porto di Crotone che ha raggiunto l’imbarcazione incagliata a circa 50 metri dalla riva, con migranti a bordo.
In zona sono intervenuti anche i Carabinieri, la Polizia e la Guardia di Finanza che hanno proceduto a soccorrere quei migranti che nel frattempo stavano provando a raggiungere la riva. Sul posto anche i volontari della Croce Rossa, della Misericordia ed il personale medico del 118 per le prime cure del caso.
Il gommone della Guardia Costiera ha provveduto a trasbordare dall’unità i migranti rimasti ancora a bordo, tra cui donne incinte e minori. Al termine delle operazioni di soccorso in mare il totale delle persone salvate è risultato 147, di cui 119 uomini, 13 donne e 15 minori. I migranti, dopo un primo controllo sanitario, sono stati condotti presso il Cara di Sant’Anna per la successiva identificazione.
Le indagini condotte dalla polizia, dalla guardia di finanza e dalla capitaneria di porto hanno consentito di identificare e fermare tre scafisti dopo lo sbarco. I tre, tutti siriani, sono stati rintracciati mentre camminavano sulla strada provinciale 47, non molto distante dalla località Le Cannella. Successivamente identificati in Mohamad Ahmad del ‘96, Tamam Jablawi del ‘71 e Khalil Munla Hassan del ‘78 che, differentemente dal resto del gruppo, si stavano allontanando frettolosamente in direzione di Isola di Capo Rizzuto.
Col fondato sospetto che si trattasse effettivamente dei componenti dell’equipaggio dell’imbarcazione, anche in ragione del fatto che uno dei tre cittadini siriani, Mohamad Ahmad, è stato trovato in possesso di documentazione che ne attesta specifiche qualifiche nautiche, nonché di passaporto marittimo, i tre sono stati accompagnati presso il Cara di Isola di Capo Rizzuto per il necessario sviluppo investigativo.
Sulla scorta delle risultanze acquisite, pertanto, Ahmad, Jablawi e Munla Hassan sono sttai dichiarati in stato di fermo di indiziato di delitto poiché ritenuti responsabili, in concorso tra di loro, del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e portati presso la casa circondariale di Crotone, a disposizione del pubblico ministero Alessandro Riello che coordina le indagini.
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