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Una serie di perquisizioni dei carabinieri a Cutro ha portato alla luce armi e sostanze stupefacenti. Dopo l’arresto, per i due è stato disposto l’obbligo di firma

CUTRO (KR) – Decine di pattuglie di carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni nella frazione San Leonardo del Comune di Cutro. L’obiettivo dei militari era la ricerca di armi e droga. Setacciati interi blocchi di caseggiati: in particolar modo è stata oggetto dell’attività di polizia giudiziaria il complesso abitativo dei fratelli Taverna. Qui, oltre ad aver subito accertato un allaccio abusivo alla rete Enel, attraverso un contatore alternativo che fungeva da bypass, si è concentrata l’attenzione degli investigatori: sono stati perquisiti gli immobili di proprietà ed anche tutti gli immobili, disabitati, siti nella centrale piazzetta Pascoli riconducibili a parenti emigrati nel nord italia.

Proprio in uno di questi immobili il cane antidroga della Finanza ha fiutato all’interno di un divano un qualcosa di sospetto: ben occultato in un bracciolo del divano venivano infatti rinvenuti due confezioni di caramelle con all’interno ben 52 dosi di cocaina oltre ad un ulteriore “sasso” di cocaina per un totale di circa 80 grammi. Veniva inoltre rinvenuto un bilancino di precisione nella credenza della cucina e materiale per il confezionamento.

I fratelli Taverna Antonio e Salvatore venivano quindi dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio, in quanto entrambi avevano nella disponibilità del mazzo di chiavi delle rispettive automobili, la chiave per aprire la casa nella quale è stata rinvenuta la cocaina. Inoltre Salvatore veniva dichiarato in arresto anche per furto in flagranza di energia elettrica, mentre per il fratello per questo aspetto vi è stata solo una denuncia in stato di libertà poiché il contatore con funzione di bypass non è stato trovato nel momento del controllo, seppur in funzione, non attivo.

Ad Antonio Taverna venivano sequestrate precauzionalmente inoltre alcune armi detenute legalmente, in relazione alla incompatibilità tra lo status di detenuto, ancorchè ai domiciliari, e quello di detentore di armi.

Dopo l’udienza di convalida è stato disposto l’obbligo di firma per entrambi.

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