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I carabinieri hanno individuato la banda, fatta di crotonesi, che prendeva di mira attività commerciali prettamente femminili, con grandi abilità anche nei borseggi
CROTONE – Colpivano anche propri parenti le tre donne accusate di fare parte di una banda “in rosa” di borseggiatrici sgominata dai carabinieri di Crotone. Le titolari di due dei negozi colpiti a Cirò Marina, infatti, sono parenti di due delle indagate. Il particolare è emerso nel corso della conferenza stampa dei carabinieri per illustrare i dettagli dell’operazione.
Il primo furto dal quale sono partite le indagini è stato compiuto il 18 febbraio scorso a Torre Melissa. Alle tre donne – due poste agli arresti domiciliari, Desirèe Sculco, di 37 anni, di Torre Melissa, e Francesca Barone (44), di Cirò Marina, ma domiciliata a San Pietro Apostolo, la terza sottoposta all’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria, R.B. di 35 anni, di Cirò Marina, ma domiciliata a Melfi – vengono contestati quattro distinti furti, uno a Torre Melissa, due a Cirò Marina e uno a Crotone.
LE FOTO DELLE TRE DONNE ARRESTATE
Le misure cautelari, emesse dal Gip Michele Ciociola, su richiesta del pm Gaetano Bono e del Procuratore della Repubblica di Crotone Giuseppe Capoccia, sono state eseguite dai carabinieri di Torre Melissa e del Nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Cirò Marina.
Nel primo furto, le tre indagate, riuscendo a distrarre la titolare, hanno sottratto dalla borsa lasciata incustodita dalla commerciante il portafogli. Nel caso del furto compiuto a Crotone, sono riuscite ad impossessarsi di capi di abbigliamento venendo però riprese dalle telecamere di sorveglianza. Le indagini proseguono per fare luce su altri fatti analoghi.
Come ha spiegato il maggiore Fabio Falco, comandante della Compagnia dei Carabinieri, gli investigatori si sono avvalsi della collaborazione delle donne titolari degli esercizi commerciali.
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