Il momento dell'arresto
1 minuto per la letturaCIRO’ – Era uccel di bosco dal novembre 2008. I carabinieri del Reparto operativo di Crotone l’hanno arrestato nel cuore della notte in una villetta a Cariati, nella località Vascellero, poco distante dalla sua Cirò. E’ finita la latitanza per Silvio Farao, 66 anni, uno dei capi del “locale” di ‘ndrangheta di Cirò. Il suo nome era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi. Farao non era armato e si è arreso subito ai carabinieri. Con lui è stata arrestata anche una coppia per favoreggiamento.
Farao era latitante dal novembre del 2008 quando evase dagli arresti domiciliari ai quali era stato posto pochi giorni prima, dopo essere stato arrestato al termine di un altro periodo di latitanza. L’uomo era stato condannato all’ergastolo in primo e secondo grado per l’omicidio di Mario Mirabile, ucciso a Corigliano Calabro (Cosenza) il 31 agosto del 1990. Per lo stesso delitto 30 anni furono inflitti a Cataldo Marincola, suo compagno nella latitanza finita in Sila nel 2008. Farao è ritenuto dagli investigatori un capomafia di grosso spessore criminale. In attesa che la sentenza di condanna diventasse definitiva, a Farao era stata imposta la sorveglianza speciale.
Dopo ripetute violazioni, la Procura di Crotone aveva chiesto e ottenuto, come aggravamento della misura, gli arresti domiciliari. Il 7 settembre 2007, però, il boss era fuggito una prima volta per essere arrestato il 4 novembre 2008. All’epoca furono disposti nuovamente i domiciliari, in quanto gli veniva contestata solo la violazione degli obblighi della sorveglianza speciale in attesa della definizione del processo per omicidio.
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