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CUTRO – Disavventura per una dozzina di ragazzi (tutti minorenni) provenienti da Milano, Torino, Firenze, Reggio Calabria, impegnati in uno dei campi estivi antimafia al Cela (Centro di educazione alla legalità ambientale) che il Wwf organizza da sei anni in un bene confiscato al clan Mannolo di San Leonardo di Cutro.
Mentre erano impegnati nella pulizia della spiaggia, qualcuno ha rubato dal furgone del Wwf i loro borsoni con dentro cellulari, portafogli, bancomat e documenti vari. Per i ragazzi è stato un trauma perché hanno pensato a un’intimidazione mafiosa.
«Sono stati attimi di panico»: la conferma viene dal responsabile provinciale di Crotone del Wwf, Paolo Asteriti. Peraltro, i ragazzi ripartono sabato e senza documenti e soldi sarebbe stato complicato. Immediato l’allarme ai carabinieri.
Intanto i ragazzi non si sono persi d’animo. Uno di loro possiede uno smartphone da cui ha scaricato un’app che consente la localizzazione del cellulare anche se spento e dopo un paio d’ore il gruppo, accompagnato dai volontari del Wwf, ha rintracciato a qualche chilometro, nell’altra frazione costiera di Cutro, a Steccato, i borsoni abbandonati in un canalone.
Non è chiaro se i ladri abbiano inteso nascondere la refurtiva oppure se se ne siano liberati per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Sta di fatto che i ragazzi hanno ritrovato quasi tutto, anche se qualche portafogli mancava.
L’episodio balza all’attenzione tanto più se lo si mette in rapporto con i precedenti furti e danneggiamenti subiti dal Wwf. Otto gli episodi denunciati, in sei anni di attività. Ma non sarebbe da escludere una ritorsione per l’impegno nei beni sottratti alla famiglia di ‘ndrangheta stanziata nella frazione San Leonardo, negli ultimi anni colpita dalla Dda di Catanzaro con centinaia di arresti e sepolta da una caterva di condanne.
Il furto è peraltro avvenuto in pieno giorno, mentre il furgone era parcheggiato nei pressi di un bivio, poco distante da un esercizio commerciale, e sembra improbabile che non ci siano testimoni. Sono in corso accertamenti dei carabinieri. L’episodio non ha fermato i ragazzi che, oltre a occuparsi della spiaggia – mai così pulita – hanno scoperto un nido di tartarughe Caretta Caretta.
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