Mustafa El Aoudi con il presidente Sergio Mattarella
2 minuti per la letturaCROTONE – «Muri di gomma». Nell’aprile scorso è divenuta definitiva la condanna di Luigi Amoruso, l’uomo accusato del tentato femminicidio della dottoressa Nuccia Calindro, avvenuto nel dicembre 2018 all’esterno dell’ospedale San Giovanni di Dio.
La Corte di Cassazione ha respinto, ritenendolo inammissibile, il ricorso del difensore, l’avvocato Mario Nigro. In primo grado il gup di Crotone lo aveva condannato a 10 anni e 4 mesi di reclusione. Ma la Corte d’Appello di Catanzaro aveva ridotto a 7 anni la pena avendo escluso l’aggravante della crudeltà, e ciò nonostante la donna fosse stata colpita ben 16 volte con un cacciavite e la «provvidenzialità» (citiamo la sentenza del gup Michele Ciociola) dell’intervento dell’ambulante marocchino Mustafa El Aoudi, che per il suo eroico gesto è stato nominato Cavaliere della Repubblica, ricevendo la massima onorificenza dalle mani del Presidente Mattarella. La pena di 7 anni è, appunto, divenuta definitiva, essendo stata confermata la sentenza d’Appello dalla Suprema Corte.
Resta un paradosso: il Cavaliere Mustafa non ha ancora la cittadinanza italiana. L’istanza avanzata dall’ex sindaco di Crotone Ugo Pugliese per il riconoscimento della cittadinanza a Mustafa per meriti speciali è stata trasmessa nel settembre dello scorso anno, dalla Prefettura di Crotone, dopo un’istruttoria favorevole, al Ministero. Ma ancora da Roma non hanno fatto sapere niente al Cavaliere. In questo lasso di tempo l’unica rappresentante delle istituzionali che ha cercato di saperne di più, vigilando sull’iter, è stata la senatrice Margherita Corrado che dall’estate 2020 ottiene però soltanto «risposte interlocutore e mute» e «muri di gomma», come ha denunciato in un post su Facebook.
Come l’ultima. Gli uffici ministeriali precisano alla Corrado che l’istanza è «alla valutazione unitamente ad altre istanze presso l’Ufficio di gabinetto». Una risposta che ha finito con lo stizzire la parlamentare crotonese. «La precisazione che l’istanza è esaminata insieme ad altre cosa dovrebbe farmi intendere? Che c’è tanto lavoro? Me ne compiaccio, se ciò significa che in tanti hanno acquisito meriti speciali come il signore in questione e possono sperare che i loro casi siano seguiti con la massima attenzione». La Corrado si dispone comunque in «fiduciosa attesa».
Padre di tre figli, Mustafa da 30 anni vive a Crotone e ha un permesso illimitato di soggiorno, ma ora punta a dare un futuro alla sua famiglia. Provvidenziale fu il suo intervento, in seguito al quale riportò lesioni guaribili in dieci giorni, tant’è che per Amoruso l’accusa era, oltre che di tentato omicidio della Calindro, anche di aggressione nei confronti di Mustafa e porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere. La dottoressa deve la vita a Mustafa perché Amoruso l’aveva già colpita in parti vitali, al collo, al torace e al capo, e stava per sferrare un altro fendente, dopo averla immobilizzata, quando su di lui è piombato il marocchino, che ha fermato la violenza e ha bloccato l’aggressore impedendogli la fuga. Arresto del privato, si chiama nel gergo giudiziario. Ma è umanità.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA