Le seggiovie di Villaggio Palumbo
1 minuto per la lettura«La tragedia del Mottarone può sicuramente portare a un peggioramento della situazione turistica, perché da quello che si percepisce nell’opinione pubblica, chi può eviterà la nostra seggiovia. Ed è un danno. Fortunatamente qui da noi chi gestisce la seggiovia mantiene il massimo dell’attenzione».
A dirlo all’AdnKronos è Nicola Belcastro, sindaco di Cotronei (Kr), comune all’interno del quale ricade Villaggio Palumbo, altopiano della Sila, con le sue due seggiovie. «Da noi il problema è ancora peggio – spiega il sindaco -, perché una delle due seggiovie, che è privata e sicuramente, ribadisco, è sottoposta ai controlli previsti dalla legge, è chiusa per usura tecnica, fra l’altro in totale disinteresse da parte della Regione Calabria. E se è chiusa è perché ha superato i tempi di vita tecnica e pertanto non è stata considerata idonea, e questo è il segnale che i controlli ci sono e che l’attenzione è mantenuta».
Quanto al modo in cui sarà possibile riuscire a convincere i turisti a scegliere ugualmente la località calabrese, il primo cittadino aggiunge: «Noi stiamo implementando al massimo la possibilità di riscoprire la Sila per quelle che sono le valenze naturalistico-ambientali puntando di più su quello che è, ad esempio, il trekking per altri percorsi naturalistici che possono essere visitati anche senza la seggiovia, ma per noi la seggiovia è sicuramente uno strumento di rilevanza turistica perché ci consente di avere e godere il bob su pista, e senza la seggiovia sarebbe impossibile. Così come, senza seggiovia, sarebbe impossibile praticare lo sci. Dunque la seggiovia – conclude il sindaco – è indispensabile, anche se noi stiamo puntando tantissimo su tanti altri percorsi di carattere ambientale e sulle escursioni».
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